Frana sulla strada d’Arni e disagi, il comitato: “Una via dimenticata dalle istituzioni”

I cittadini chiedono un incontro con il presidente della provincia di Lucca Luca Menesini
“Mentre scriviamo i tempi per la riapertura della strada d’Arni sembrano destinati ad allungarsi. È dalla frana del 25 ottobre, verificatasi sul versante garfagnino in località Ponte dei Merletti, a poca distanza dalla galleria del Cipollaio, che la strada è interrotta. Notevoli i disagi per tutti coloro che la percorrono giornalmente per ragioni di lavoro e di studio, a partire dagli abitanti del paese di Arni, rimasto fra l’altro isolato dal resto del comune di Stazzema”. Inizia così la nota del comitato popolare Val d’Arni, che ha ha chiesto un incontro con il presidente della Provincia Luca Menesini.
“Attualmente sono in corso i lavori preparatori per il disgaggio di importanti quantità di roccia, giudicate instabili a seguito dell’evento di due settimane fa – proseguono -. La rimozione avverrà anche con l’uso di esplosivo, ma i tempi della riapertura di questa strada – l’unica che collega direttamente la Garfagnana con la Versilia – paiono piuttosto incerti. L’unica alternativa per pendolari, studenti e per chiunque altro deve percorrere quel tragitto è la disagevole strada del Passo del Vestito, che collega Arni con Massa. Una strada tenuta da tempo in condizioni assolutamente scandalose dalla Provincia di Massa Carrara”.
“Il problema attuale della frana, che vogliamo sperare venga risolto al più presto, ci rimanda però alla più generale condizione di degrado in cui la Provincia di Lucca tiene da anni la stessa strada d’Arni – attaccano -. Da tempo, ogni smottamento a monte viene lasciato a sé stesso, magari con pericolosi restringimenti di carreggiata lasciati lì per anni, il cui simbolo più evidente è quello che gli automobilisti trovano in corrispondenza della frana del gennaio 2020 provocata dal cedimento di una condotta dell’Enel, ad 1 chilometri da Isola Santa. Se poi si verifica qualche crollo del parapetto a valle (se ne contano almeno tre solo nel tratto Isola Santa – Castelnuovo) ci si guarda bene dal ricostruirli onde ripristinare le condizioni di sicurezza. Non parliamo poi della, ormai inesistente, manutenzione ordinaria. Il taglio della vegetazione avviene solo una volta all’anno, per giunta d’autunno. L’estate, quindi, la visibilità è coperta da arbusti ed alberelli che talvolta arrivano fin sulla carreggiata. Mentre le zanelle sono regolarmente piene di materiali che alla minima pioggia provocano allagamenti della sede stradale, pochi giorni fa ci è capitato di vedere alcune piante giacenti sulla carreggiata di monte, subito a valle del paese di Arni. Eppure, il maltempo era cessato da tre giorni!”.
“Sta di fatto che, anche prima della frana di Ponte dei Merletti, chi percorre la strada d’Arni ha la sensazione angosciosa di trovarsi in un angolo d’Italia dimenticato e lasciato a sé stesso – concludono -. Per discutere di questa pazzesca situazione, il comitato popolare Val d’Arni ha scritto al presidente della Provincia di Lucca per ottenere un incontro su tutte queste problematiche. Vogliamo augurarci una pronta risposta”.