Pellegrinetti scende in campo: “Alla Garfagnana serve una visione per il futuro”

La sfida verso le amministrative per coinvolgere i giovani
Ci sarà ancora da capire in che modo ma il giovane Alberto Pellegrinetti annuncia che scenderà in campo nella campagna elettorale per le amministrative 2024 a Castelnuovo di Garfagnana. E’ questo il senso di un lungo intervento di Pellegrinetti, che riflette sulla Garfagnana del futuro. E immagina un coinvolgimento delle giovani generazioni nell’amministrazione pubblica.
“Se pensate che questa Garfagnana, la Garfagnana di oggi, sia tutto ciò che avrebbe potuto essere e non possa essere di più, allora, fermatevi qui. Ma se credete che ci sia di più, che questa Garfagnana sia appena l’ombra di quella che avrebbe potuto e dovuto essere, allora, chiedo soltanto un po’ di ascolto per il prossimo periodo – si legge nella nota di Pellegrinetti -. Probabilmente alcuni già mi conoscono e sanno bene che sono solo un ragazzo che con il mondo della politica non ha niente a che fare. Anzi, se devo essere sincero, ammetto che ho sempre istintivamente cercato di stargli lontano. Ma negli ultimi anni, spesso, ho ragionato sui risultati di tante scelte e decisioni; senza distinzioni tra sinistra, destra, sopra o sotto. E in tutta sincerità non mi sembra che oggi quelle decisioni abbiano dato alla comunità che abita questo posto la possibilità di prosperare rigogliosamente. Quindi mi sono chiesto: può la politica essere la sola, costante e unica risposta? Siamo certi che la soluzione non possa arrivare da un’altra parte? Ad esempio, da semplici idee e pratiche. Idee e pratiche che, guardando poco oltre i nostri confini, possiamo trovare già applicate e funzionanti, in territori dove si può riscontrare un’economia florida e una comunità fiorente. Tutto ciò proprio grazie alla scelta di mettere il territorio e la sua offerta come base per il costante benessere socio-economico locale. Per esempio, non mi scorderò mai di un viaggio, circa un paio di anni fa, in Trentino. Chiesi ad alcuni abitanti di un piccolo borgo sulle rive di un lago ai piedi delle Dolomiti del Brenta se alle amministrazioni locali, indipendentemente dal colore politico, interessasse primariamente lo sviluppo del territorio. La risposta fu tanto semplice quanto disarmante: colore politico?, mi fu detto. ‘Qui non ci sono politici che amministrano; sono solo liste civiche, composte ad esempio da rappresentanti dei vari settori (alberghiero, ristorazione, esperienziale) che pensano unicamente a come mantenere solida e sviluppare ulteriormente l’economia legata al contesto ambientale in cui ci troviamo’. Con ciò, non voglio screditare il lavoro di nessuno, ci mancherebbe. Arrivato a questo punto nello spazio e nel tempo, però, mi chiedo spesso: cosa ne sarà di questa Garfagnana tra 20 anni? Quali sono le prospettive per i figli della mia generazione? Chi sta prendendo le decisioni che influenzeranno il loro futuro? Voi sentite di avere le mani sul volante? Io non molto e questo un po’ mi spaventa. Nel prossimo periodo cercherò di spiegare meglio il mio punto di vista, alcune idee e ci sarà occasione per conoscersi meglio. Nel frattempo per farvi un’idea più chiara vi chiedo di domandare ai vostri figli cosa pensano della Garfagnana in cui si sono ritrovati”.