Festa dell’Europa, oltre cento studenti in piazza Napoleone: il 48% ha fiducia nell’Ue

9 maggio 2023 | 14:31
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Festa dell’Europa, oltre cento studenti in piazza Napoleone: il 48% ha fiducia nell’Ue

Presentata in anteprima l’indagine condotta dall’istituto Dempolis. Ambiente e futuro al centro della giornata inserita nel progetto ‘Nice to meet Eu”

La sostenibilità ambientale, l’economica circolare, le energie rinnovabili e sostenibili, la riduzione dei consumi, le criticità derivanti dall’inquinamento, il riscaldamento climatico, ma anche il riciclo e il riuso.

Sono questi i temi affrontati, divulgati e discussi dagli studenti del territorio oggi (9 maggio) nel corso della Festa dell’Europa promossa dalla Provincia di Lucca e svoltasi in piazza Napoleone Temi che, in termini più generali, riguardano il Green Deal europeo, il Patto verde europeo che contiene le proposte della Commissione Ue con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica nel nostro continente entro il 2050.

La giornata – iniziata con le note dell’Inno di Mameli intonato dagli studenti del liceo musicale Passaglia – ha rappresentato l’evento conclusivo del progetto Nice to meet Eu, il ciclo di incontri nelle scuole superiori promosso dall’amministrazione provinciale, giunto quest’anno alla seconda edizione. Ad aprire l’evento i saluti istituzionali del presidente della Provincia Luca Menesini e del vicesindaco di Lucca, Giovanni Minniti, a cui è seguito l’intervento di Donatella Buonriposi, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale.

Menesini, in particolare, che tra l’altro è membro del Comitato europeo delle Regioni, ha sottolineato “l’importanza di sentirsi europei, di far parte di una grande comunità internazionale. E che i giovani di oggi, anche attraverso le loro proposte e sollecitazioni, possono essere i protagonisti delle decisioni assunte a livello politico incidendo sul futuro di questa e delle prossime generazioni”. A seguire la presentazione dell’indagine demoscopica, curata dall’istituto Demopolis, A scuola d’Europa e di Futuro, e illustrata da Sabrina Titone.

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Poi spazio agli studenti i quali, sotto il titolo Un’Europa attenta alla sostenibilità digitale e circolare, hanno illustrato le loro proposte sui temi ambientali, molte delle quali contenute in video realizzati in lingua italiana, ma anche in inglese, francese e spagnolo, contribuendo a trasformare piazza Napoleone in un vero laboratorio di idee e di cittadinanza attiva. Incentrato più sugli aspetti tecnici, formali e istituzionali, invece, l’interessante intervento sulla cittadinanza europea di Deborah Riccetti, funzionaria alla DG Giustizia e consumatori della Commissione Europea che è stata una delle relatrici dell’edizione 2023 di Nice to Meet Eu incontrando molti studenti del territorio.

Le scuole che hanno preso parte alla seconda edizione del progetto e che hanno partecipato alla Festa dell’Europa sono l’Ite Carrara, il liceo scientifico Vallisneri e il polo scientifico Fermi-Giorgi di Lucca, il liceo scientifico Barsanti e Matteucci e l’istituto Galilei-Artiglio di Viareggio, il Chini-Michelangelo di Lido di Camaiore e l’Isi di Castelnuovo Garfagnana. Nel pomeriggio a corollario della mattinata, nella sala Tobino di Palazzo Ducale si terrà un concerto degli alunni delle classi di canto e delle classi di flauto del liceo musicale Passaglia.

L’indagine Demopolis ‘A scuola d’Europa e di futuro’

Nel corso dell’evento Nice to Meet Eu è stata presentata un’anteprima dell’indagine dell’Istituto Demopolis fra gli studenti della Provincia di Lucca.

Secondo lo studio le nuovissime generazioni della provincia di Lucca sono profondamente legate ai luoghi in cui vivono; ma ragazze e ragazzi si dimostrano anche più europei degli adulti che li circondano; più della media degli italiani e dei cittadini del Vecchio Continente: in provincia di Lucca, la fiducia degli studenti nell’Unione Europea si attesta oggi al 48%. Si tratta di una percentuale superiore di 8 punti rispetto al dato della popolazione italiana maggiorenne.

L’indagine, condotta dall’Istituto di Ricerche Demopolis, in occasione del progetto promosso dalla Provincia di Lucca, fra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado tra i 15 ed i 19 anni, racconta di nuove generazioni che fanno la differenza, per un inedito mix di adesione a riferimenti tradizionali e di contestuale emancipazione dagli schematismi di percezione del contesto europeo. Risulta emblematico un dato fra gli altri: interrogandosi sugli aspetti più importanti dell’Europa Unita, gli studenti lucchesi non indicano il mercato comune europeo, non la libera circolazione di persone, merci e servizi, dato preponderante fra gli adulti; il fattore che ritengono più importante è la pace fra gli Stati membri negli ultimi decenni. È quanto emerge dall’anteprima dei risultati dell’indagine presentata oggi a Lucca da Sabrina Titone, ricercatrice dell’Istituto Demopolis.

I punti di riferimento

Credono nella famiglia (87%), confidano nelle passioni personali (82%) e nell’amicizia (80%). Di contro, solo poco più della metà degli intervistati considera il lavoro fra le cose importanti della vita, 13 punti sotto l’aspirazione a “carriera e successo”, che la “tarda modernità” ha dimostrato essere indipendenti dal tradizionale impegno lavorativo. È questa una delle più evidenti mutazioni nel pantheon valoriale delle nuove generazioni individuato dall’indagine dell’Istituto Demopolis. La famiglia si dimostra variabile cardine per la vita dei più giovani, anche per la sua funzione di inesausto paracadute, mentre l’amore (75%) – nella fascia 15-19 anni – è superato dall’amicizia (80%). Del resto, proprio il rapporto con i pari è la principale dimensione di soddisfazione per le nuove generazioni (63%), più ampiamente citato rispetto alle relazioni familiari (49%), alla gestione del tempo libero (40%), alla vita sentimentale (35%) e scolastica (33%).

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Adesione alla prospettiva europea e sensibilità delle nuove generazioni lucchesi

Anche in virtù di un radicato senso di appartenenza all’Italia delle nuove generazioni e di una altalenante ma ampia soddisfazione per le qualità del vivere nel Bel Paese, oggi appena 3 giovanissimi lucchesi su 10 preferirebbero vivere in un altro Stato. Ma solo una minoranza sparuta esclude la possibilità di sperimentare la vita fuori confine: al 77% degli studenti della provincia di Lucca, intervistati dall’Istituto Demopolis, piacerebbe fare un’esperienza di studio in un Paese europeo, ad esempio con il progetto Erasmus.

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Si tratta di generazioni nate e cresciute in una consolidata prospettiva comune europea, che non mettono in discussione il progetto comunitario e nutrono una fiducia nell’istituzione assai più radicata rispetto agli adulti. La fiducia degli studenti nell’Unione Europea si attesta oggi in provincia di Lucca al 48%: si dimostrano anche più europei degli adulti che li circondano; più della media degli italiani e dei cittadini del Vecchio Continente. Sebbene le dimensioni problematiche del progetto europeo siano percepite dall’interezza del campione, resiste un segmento di europeisti convinti, pari al 15% degli intervistati. A questi si aggiunge la maggioranza assoluta dei ragazzi (53%) che non mette in dubbio l’Ue ma si definisce critica su alcune delle attuali politiche comunitarie. Si dichiara anti-europeista appena il 2%.

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L’individuazione da parte delle nuove generazioni degli aspetti più importanti dell’Europa Unita negli ultimi decenni segna il vero spartiacque generazionale, rilevato dall’indagine Demopolis in provincia di Lucca. In un contesto di inedita fragilità internazionale, con un conflitto in corso nel cuore del Vecchio Continente, gli studenti intervistati individuano nel progetto comune europeo il gran merito di aver garantito la pace tra gli Stati membri. Oltre il 45% cita anche l’importanza di una mobilità amplificata per studio e lavoro, anche grazie al progetto Erasmus. Il 40% ricorda il mercato unico, la libera circolazione di persone, merci e servizi.

Quali dovrebbero essere le sfide dell’UE secondo gli studenti della provincia di Lucca

Dal microcosmo della provincia di Lucca si sbozzano i profili di nuove forme di cittadinanza che esordiscono fra i più giovani: una cittadinanza ecologica ed europea, che risarcisca il vissuto quotidiano di incertezza e rispristini dinamiche prospettiche e costruttive per il futuro. L’indagine dell’Istituto Demopolis ha analizzato le aspettative che i più giovani nutrono rispetto alle istituzioni comunitarie. Secondo gli studenti della provincia di Lucca, l’Unione Europea dovrebbe impegnarsi maggiormente nell’immediato futuro nella tutela dell’ambiente (68%) e nella riduzione di disuguaglianze e povertà (63%). Sempre nell’auspicio di amplificare le dinamiche di sviluppo sostenibile, i ragazzi vorrebbero anche si puntasse di più alle energie rinnovabili (53%).

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Nota informativa

L’indagine demoscopica, preceduta da una fase qualitativa, è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, nell’ambito del progetto Nice to Meet Eu promosso dalla Provincia di Lucca, dal 26 aprile al 4 maggio 2023 su un campione ragionato di 615 studenti tra i 15 e i 19 anni delle scuole superiori della provincia di Lucca. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Sabrina Titone e Giusy Montalbano.