“No al taglio del medico 118”: prosegue la protesta dei cittadini a Piazza al Serchio

Riunione stazionaria organizzata dalla cittadinanza in opposizione alla riforma sanitaria toscana
La Garfagnana dice no ai taglia alla sanità. Ieri sera (10 marzo) al teatrino di Piazza al Serchio la comunità ha risposto in maniera ferma per appoggiare il primo cittadino, e gli altri sindaci in questione, sulla questione legata al medico del 118 che ha interessato l’alta Garfagnana. Dopo la scintilla fatta scattare dal “necrologio” per la scomparsa del presidio medico sulla ambulanza, gli abitanti del paese hanno voluto rimarcare il grave disagio sulla riorganizzazione dell’emergenza-urgenza.
Il rischio di ulteriori tagli arriva dopo che già da tempo la comunità aveva visto ridurre la presenza del medico sull’ambulanza. Secondo il piano di riorganizzazione i medici del 118 per il servizio di emergenza urgenza saranno rimpiazzati con personale infermieristico specializzato. Per gli abitanti non basta.



L’appello della collettività garfagnina in questione si concentra sul disagio che tal riforma potrebbe provocare. Molto zone che sono dislocate sul territorio presentano difficoltà oggettive, dalla distanza con il pronto soccorso più vicino e per i periodi più freddi la questione ambientale.
Il problema sanità nasce dalle scorie dell’esperienza Covid che ha mostrato delle carenze numeriche nei vari reparti ospedalieri, tra cui il pronto soccorso. La protesta dei cittadini di Piazza al Serchio, e molto probabilmente a nome delle altre comunità limitrofe, è di far pressione affinché venga cambiata la decisione.
Infine c’è da segnalare che i sei Comuni colpiti da tal scelta sono nella top 30 dei comuni più disagiati per la sua posizione geografica e logistica. Quindi è solo l’inizio di uno scontro, dove si spera possa vincere il buon senso di non lasciare sola una parte di Toscana che troppo spesso è stata dimenticata in anni passati.