Careggine difende i prodotti a chilometro zero e dice no al cibo sintetico

Il comune aderisce alla petizione di Coldiretti: ok all’unanimità in Consiglio
Anche il consiglio comunale di Careggine dice no (all’unanimità) al cibo sintetico. Il Comune, infatti, ha deciso di aderire alla petizione promossa da Coldiretti.
Si tratta di un tema molto sentito in Garfagnana. Il cibo sintetico, come sostiene il consiglio comunale di Careggine, “non salvaguarda l’ambiente poiché comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più performanti; limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo; favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo; spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura; non tutela la salute non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e l’esperienza maturata è ancora troppo limitata per giungere a conclusioni differenti; non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali; può avere impatti socio-economici molto pericolosi, in quanto frutto di una fascinazione ecologica che non ha finora consentito riflessioni ben più approfondite”.
Con la firma del documento il Comune si impegna ad “adottare tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico fornendo, a tal fine, specifiche direttive ai competenti uffici e servizi del Comune anche per la sollecita trasmissione della deliberazione al ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”.