Acqua Azzurrina, c’è il via libera: riparte l’imbottigliamento

L’amministratore della Srl: “Uno sforzo costato sacrifici e importanti investimenti in cui abbiamo subito creduto”
Acqua Azzurrina, dopo oltre un anno riparte l’imbottigliamento. L’acqua oligominerale più alcalina d’Italia prodotta a Careggine, nel cuore della Garfagnana, presto tornerà sulle tavole.
Ad annunciarlo, dopo il via libera del Suap dell’Unione dei Comuni della Garfagnana, è l’amministratore della società Azzurrina Srl, che ha rilevato l’azienda.
“Oggi è un giorno speciale – afferma l’amministratore Manolo Sciaulino -: dopo tanto impegno abbiamo ricevuto l’autorizzazione Suap dall’ente Unione dei Comuni della Garfagnana, per l’utilizzo e imbottigliamento dell’acqua minerale naturale della sorgente denominata Betulla. Io e la mia famiglia proveniamo dal settore della logistica e dei trasporti, con sede ad Altopascio. Da oltre trent’anni operiamo in stretta sinergia con le primarie aziende del settore cartario, food & beverage, della Toscana e non solo. Abbiamo da sempre assistito inermi e con sincero dispiacere, alle discontinuità di posizionamento dei prodotti Azzurrina sul mercato, ignari delle difficoltà operative ma consapevoli delle sue eccezionali e ineguagliabili qualità”.
“Presentata l’opportunità – prosegue l’amministratore -, abbiamo deciso di intraprendere con la consueta compostezza che ci appartiene, tutti i giusti passi per poter gestire al meglio questa fondamentale risorsa. Un lungo percorso, fatto di sacrifici e duro lavoro, sostenuto da importanti investimenti finanziari, necessari per l’acquisto dei beni dal tribunale di Lucca, per le manutenzioni straordinarie e ordinarie del fabbricato e degli impianti esistenti, oltre che per apportare sostanziali migliorie che i nostri consumatori ci auguriamo sapranno apprezzare. Oggi intendiamo coltivare al meglio questa strategica risorsa, con responsabilità e pratica al dovere, coscienti dell’importanza sociale che riveste per il territorio della Garfagnana ed in particolare per il comune di Careggine. Ringrazio i nostri operai per la determinazione, l’ammirevole impegno e l’inusuale passione al lavoro. Sinceramente grati all’amministrazione comunale di Careggine, per averci permesso con celerità e professionalità di intraprendere questo mestiere, nel pieno e più alto rispetto delle normative di legge. Ed infine, sempre riconoscenti verso tutti coloro che da domani torneranno a sostenere e bere l’acqua Fonte Azzurrina, la nostra acqua, l’acqua più alcalina d’Italia”.
Dalla società l’impegno a riassumere tutti i “vecchi” operai. La concessione della sorgente Betulla è provvisoria e scadrà il prossimo marzo: nel frattempo, infatti, l’amministrazione comunale di Careggine aprirà un bando per la concessione definitiva.
La cronistoria
Una lunga “telenovela” che ormai si avvia verso il (momentaneo) lieto fine: la gara per l’affidamento in concessione della sorgente Betulla di Careggine era finita con un nulla di fatto. Ad aggiudicarsi il bando, della durata di ben 25 anni, era stata l’Ati Betulla, formata da Acqua Pradis srl con sede legale a Clauzetto (Pordenone, Friuli Venezia Giulia), in qualità di mandataria, Gruppo Toscano spedizioni srl con sede ad Altopascio e Acqua Dynamo srl con sede a San Marcello Pistoiese, in qualità di mandanti, per 675mila euro (oltre Iva).
L’aggiudicazione all’Ati Betulla, che risale al 20 dicembre del 2021, è da ritenersi inefficace: come si legge dalla delibera di giunta, infatti, “dopo svariati solleciti, riunioni, mail Pec di comunicazioni, non è stata formalizzata la costituzione della società, Ati Betulla, rimasta aggiudicataria della gara, anzi i soggetti facenti parte hanno intrapreso percorsi diversi”.
Con una Pec inviata lo scorso 30 giugno, Manolo Sciaulino (Gruppo Toscano spedizioni srl con sede in Altopascio e
partecipante alla gara di assegnazione definitiva) ha chiesto, in qualità di legale rappresentante della società Azzurrina srl “il rilascio della concessione provvisoria della sorgente Betulla per la durata di un anno”.
Dopo il consueto iter burocratico, la giunta comunale ha incaricato l’ufficio competente di procedere con il rilascio – a carattere provvisorio e per la durata massima di 8 mesi – della concessione mineraria in favore della società Azzurrina srl. Il tutto “previa verifica dei presupposti di legge per l’affidamento, a tutela della risorsa, a salvaguardia dell’occupazione ed ai fini di proseguire l’attività di imbottigliamento e commercializzazione dell’acqua minerale”. Il complesso immobiliare sito in località Fontanacci, come specifica l’amministrazione, “è l’unico presente ed è l’unica attività che garantisce occupazione, permanenza sul territorio, introiti per il Comune”.
Adesso è tutto pronto per la partenza della nuova gestione targata Azzurrina Srl. Nel frattempo, però, verrà avviata da parte del comune di Careggine una procedura di evidenza pubblica per poter affidare in maniera definitiva la coltivazione del giacimento di acqua minerale.