Dalla Regione in arrivo altri 2 milioni di euro per la montagna

L’assessora Saccardi: “I territori montani devono diventare un fattore di crescita economica e sviluppo sociale”
Più valore più opportunità ai territori montani. È quello che ci si prefigge con il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit) istituito per finanziare iniziative definite con la compartecipazione delle Regioni e dal quale alla Toscana arriveranno 6,7 milioni di euro.
Una cifra importante che la giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessora Stefania Saccardi, ha deciso di convogliare tutta – previo via libera del Dipartimento affari regionali del Ministero – sul bando per la montagna che già ha una dotazione di 2 milioni di euro ma al quale la Regione destina da subito altri 2 milioni di euro di risorse proprie.
Quando le risorse statali saranno accessibili, per i territori montani toscani ci sarà dunque un totale complessivo di quasi 9 milioni in più, che serviranno per migliorare l’accesso al digitale e contrastare lo spopolamento, tutelare i territori montani e promuoverli, salvaguardare l’ambiente e la biodiversità, sviluppare le attività agro-silvo-pastorali, valorizzare l’energia da fonti rinnovabili e gli interventi di prevenzione sul dissesto idrogeologico.
“Le risorse sono ingenti e i tempi sono maturi perché la montagna diventi un fattore di crescita economica e sviluppo sociale – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – la Toscana per questo finora si è posta in una posizione di dialogo con le istituzioni statali ed europee in termini di proposte e richieste economiche e finanziarie che, grazie a questo bando, pongono la montagna al centro di una serie di interventi importanti. Significano servizi calibrati sulle specifiche esigenze del territorio e delle persone, servizi ecosistemici in termini di protezione dell’assetto idrogeologico, di qualità dell’aria, di contributo alla mitigazione del riscaldamento climatico, di qualità dell’acqua quindi rivolti anche a chi sta a valle. Al tempo stesso interventi di valorizzazione che i Comuni meglio di chiunque altro saranno capaci di proporre esprimendo i bisogni dei propri territori e la sensibilità e le aspirazioni delle comunità che li abitano”.