L’Unione dei Comuni della Garfagnana modella per la salvaguardia della biodiversità

Appuntamenti e laboratori anche nelle scuole per creare maggiore sensibilità e attenzione alla cura del territorio e dei suoi prodotti. L’ente scelto come caso di studio all’interno del progetto europeo Contracts 2.0
A partire dagli appuntamenti sulla biodiversità realizzati durante Garfagnana terra unica 2021, l’Unione Comuni Garfagnana ha avviato un nuovo dialogo con le scuole, coinvolgendo gli studenti dell’indirizzo agrario e geometri dell’Isi Garfagnana e dell’Alberghiero di Barga che, con l’aiuto degli insegnanti, si sono prestati a progettare e condurre un momento di confronto e indagine su argomenti e tematiche strettamente connesse alla natura della manifestazione.
Si è così realizzata una sorta di laboratorio fuori sede con numerosi esperti del settore agricolo e rappresentanti della biodiversità locale insieme ai quali i ragazzi hanno affrontato i principali temi della biodiversità della Garfagnana. Un’intervista a 360 gradi in cui a turno i rappresentanti delle associazioni Api Garfagnana, Aps Comunità del cibo e dell’agrobiodiversità della Garfagnana, Associazione nazionale città del castagno, Associazione sportiva ricreativa Cascio, i delegati del Gruppo acquisto solidale di Barga e di Castelnuovo, del Movimento contro il cambiamento climatico della Valle del Serchio e dell’università di Pisa (settore dello sviluppo rurale) si sono messi a disposizione degli alunni, che, a seguito della presentazione di una ricerca ed analisi territoriale realizzata preventivamente con i propri insegnanti, hanno sottoposto agli ospiti una serie di domande per approfondire gli aspetti più peculiari della produzione locale e della biodiversità per il settore terziario, in particolare legati all’azione dell’agro-biodiversità per la conservazione dei servizi ecosistemici, le opportunità relazionate a un mercato locale e sostenibile e al valore della conservazione e dello sviluppo di metodi tradizionali.
Grande soddisfazione da parte dell’ente per il risultato dell’evento sia in termini di condivisione dei progetti messi a punto sul territorio per creare maggiore sensibilità e attenzione alla cura del territorio e dei suoi prodotti, il cui interesse si riflette non solo in termini agrari ma anche turistici e di sviluppo sostenibile, sia per l’approccio metodologico utilizzato, sicuramente da ripetere per dare continuità al coinvolgimento avviato con gli istituti scolastici.
Del resto, l’Unione dei Comuni della Garfagnana non è nuova a iniziative di questo genere, incentrata sul far conoscere e promuovere risorse, prodotti locali e la biodiversità ad essa legata. Da anni, l’ente porta avanti un’importante azione di salvaguardia nei confronti della biodiversità coltivata ed allevata, garantendo il recupero e la conservazione del patrimonio di specie e delle conoscenze e tradizioni e coinvolgendo, mediante compartecipazioni, le comunità degli agricoltori. Grazie all’attività del vivaio Centro la Piana – di cui ne è gestore –, dove si trova una sezione locale della Banca regionale del germoplasma”, volta alla conservazione ex-situ e in-situ di varietà fruttifere e vitigni locali a rischio di estinzione, l’Unione opera nella promozione dell’agro-biodiversità mantenendo attivo il più numeroso gruppo di coltivatori custodi della Toscana ed ospita la sede della stessa associazione di promozione sociale della comunità del cibo e dell’agrobiodiversità della Garfagnana, nata a seguito del progetto di istituzione della prima Comunità del cibo e dell’agrobiodiversità della Garfagnana, realizzato da questa Unione e finanziato da Terre regionali toscane sul Psr 2014/2020.
Forte della ventennale esperienza, oltre ad essere un modello per la salvaguardia della biodiversità, l’ente è stato scelto come caso di studio per la biodiversità all’interno del progetto Contracts 2.0, finanziato all’interno del programma europeo Horizon 2020 e di durata quadriennale, avente come scopo l’elaborazione di contratti agricoli innovativi nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Dal 2019, l’Unione Comuni Garfagnana opera all’interno di questo progetto internazionale con l’obiettivo di far conoscere i prodotti del territorio ad un palcoscenico che, ad oggi, vede coinvolti ben undici partner europei, impegnati nella protezione di questo tipo di patrimonio.
A tal proposito, si è appena concluso un ciclo di visite al vivaio per lo studio di produzioni forestali certificate e la conservazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare da parte degli studenti del corso di studi in Scienze forestali e ambientali dell’università di Firenze e di quelli della classe straniera dell’ateneo internazionale Università per stranieri di Siena partecipanti al programma Hecua–Study Abroad.
Il presidente dell’Unione Andrea Tagliasacchi esprime particolare soddisfazione per l’attività formativa avviata con i servizi dell’ente in materia di biodiversità e turismo che intende coinvolgere sempre più i giovani e il sistema scolastico in percorsi di sviluppo territoriale, modello per la salvaguardia della biodiversità locale.