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Pieve Fosciana, Angelini corre per il terzo mandato: “Saremo al fianco dei cittadini sempre e in ogni momento”

18 settembre 2021 | 13:58
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Pieve Fosciana, Angelini corre per il terzo mandato: “Saremo al fianco dei cittadini sempre e in ogni momento”

Dalle terme, al lago di Pontecosi, fino al centro storico: il candidato sindaco sviscera tutti i temi

Francesco Angelini ha iniziato fin da giovane a fare politica, dal Partito Comunista Italiano fino – con tutte le evoluzioni che si sono avvicendate – al Partito Democratico, che appoggerà la sua lista civica (Unione Democratica) alle prossime elezioni amministrative nel comune di Pieve Fosciana: un vecchio (non me ne voglia) lupo – nel senso buono del termine – dell’amministrazione pubblica.

Unione Democratica Pieve Fosciana, presentata la lista a sostegno del sindaco uscente Francesco Angelini

Una vita passata con bambini e ragazzi da educatore e insegnante, passata appunto, perché, da appena sedici giorni, Angelini è in pensione: “ È stata la prima campanella che non ho sentito dopo tanti anni – racconta con la voce tremolante per l’emozione– non sono andato alla cerimonia dell’alzabandiera per non mettere in difficoltà nessuno: conoscendo il rapporto che avevo con i miei bambini non so se sarei riuscito a mantenere le distanze interpersonali necessarie”. Alla scorsa tornata elettorale sfiorò l’ottanta per cento dei voti conquistando il secondo mandato – “chiediamo il voto anche a chi non è del nostro orientamento, ma ci ritiene capaci di amministrare”- e ora si appresta a scendere in campo per il terzo.

Lei è un militante del Pd di lungo corso: si trovava più a suo agio nel governo di Conte o di Draghi?

“Io direi che l’importante è che il Pd sia sempre all’interno del governo perché è l’asse di equilibrio, un partito di idee moderate di cui il Paese non può fare a meno”.

La sua avversaria è una donna, ma nella sua lista ci sono solo uomini, cosa ne pensa?

“C’è lei, e questo mi fa piacere. È sempre più difficile trovare persone che hanno voglia di impegnarsi in politica e mettersi al servizio degli altri, come succede a chi amministra in piccole realtà come le nostre. Questo vale anche per il mondo del volontariato che conosco molto bene. Io sostengo che fare volontariato prima di tutto è farlo egoisticamente per se stessi, però questo ‘egoismo’ vedo che sta scomparendo, nei nostri gruppi siamo tanti ‘esperti’ e pochi giovani, purtroppo. Credo che abbia avuto difficoltà, che capisco, anche a chiudere la lista”.

Il gruppo di opposizione di Gallicano lo indica come uno dei motivi per il necessario accorpamento di più comuni limitrofi, l’opposizione di Fosciandora non è d’accordo, lei?

“Noi ci abbiamo provato a unire tre comuni, uno dei quali era proprio Fosciandora, la cui cittadinanza non risultò d’accordo. Pensavo fosse molto auspicabile diventare un Comune più grande e importante e mettere insieme forze valide: non andò bene e, francamente, ci rimasi molto male”.

Lei si candida per il terzo mandato consecutivo: è un fenomeno ad amministrare o mancano le alternative?

“Dieci anni fa il bravo candidato che avevamo ‘allevato’ e scelto, a due mesi dal voto si ritirò per importanti problemi personali: fui indicato io. In questi anni nel mio gruppo mi sono sempre circondato di giovani che avessero voglia di imparare, e già ora nella mia lista ci sono minimo 3 o 4 elementi ampiamente in grado di sostituirmi. Gliel’ho fatto presente, ho cercato di convincerli, ma hanno preferito che lo facessi io: fra cinque anni avremo l’imbarazzo della scelta. L’importante è circondarsi di gente valida e vogliosa di imparare, di fare esperienza, che è la cosa più importante per un amministratore”.

Veniamo al sodo, la situazione degli impianti termali è un punto sul quale Turriani batte parecchio…

“È una situazione maledettamente intricata su cui stiamo lavorando da anni, ma la lentezza della macchina burocratica italiana e la difficoltà oggettiva nel risolvere quella situazione non ci hanno ancora permesso di venirne a capo. Sono sicuro che faremo dei grossi passi avanti, ho esposto le mie idee in merito anche a Turriani e, ascoltandole, ha detto che mi avrebbe votato (ride, ndr)”.

Si sente di dire che la situazione verrà risolta nei prossimi cinque anni?

“No. Non voglio dire bugie e alimentare false speranze. Stiamo lavorando a un progetto che, considerando la mastodontica burocrazia italiana e le prassi che vanno assolutamente seguite, non credo ci permetterà di risolvere completamente il problema nei prossimi cinque anni. Mi sento di dire, però, che ci stiamo lavorando e ci lavoreremo con il massimo impegno”.

Un’altra criticità che sottolinea Turriani è quella riguardante il lago di Pontecosi, che versa – anche a sentire il parere degli abitanti – in condizioni pessime…

“Alcuni anni or sono, dopo aver coinvolto tutti gli enti interessati, (conferenza dei servizi) ottenemmo di poter riposizionare i detriti sulla sponda, come altre volte era stato fatto. L’operazione sarebbe stata finanziata da Enel. Il parere favorevole fu unanime. Al momento di iniziare i lavori però fummo fermati perché così facendo avremmo ‘modificato l’aspetto paesaggistico’. Non se ne fece di niente, ma nel frattempo ci ha pensato la natura a cambiare il paesaggio: è apparsa un’isola frutto di nuovi accumuli. Inutile pensare, come qualcuno privo di cognizione amministrativa, che sarebbe sufficiente prendere escavatore e camion e portare via il materiale. Non è possibile senza autorizzazioni. Noi abbiamo proposto ad Enel ed ad altri enti un nuovo progetto per la riqualificazione completa della sponda e del fondo del lago. C’è interesse e confronto. Ci sono i presupposti per iniziare nuovamente il percorso della ‘conferenza dei servizi’ che potrebbe concludersi in concomitanza dello svuotamento del lago di Vagli (programmato nel 2023 ma forse anche prima. Enel dice 2022). Ci stiamo adoperando per riuscirci. Se stiamo tutti tranquilli e tutto filerà per il verso giusto, può anche darsi che il prossimo anno sia quello buono”.

Il centro storico si sta lentamente svuotando…

“La situazione è generale ed è un andamento comune a tante piccole realtà, purtroppo. L’aspetto commerciale è di inversione complicata, ma esercenti che hanno fatto leva sulla qualità della loro proposta devo dire che stanno avendo risultati soddisfacenti. Abbiamo quasi completamente azzerato il pagamento del suolo pubblico per incentivare possibilità di intervento su strutture private, ma è ancora difficile effettuare lavori di ristrutturazione in pieno centro storico dove anche per problemi logistici i costi si gonfiano a dismisura. Anche con il superbonus del 110 per cento non si è mosso nulla. È veramente complicato. Speriamo di poter ottenere dei finanziamenti che incentivino il recupero del centro storico. La strada dovrà essere sicuramente quella”.

Ci sono due ottime squadre di calcio in paese, lei tifa River o Asd Pieve Fosciana?

“Tifo, ovviamente, per entrambe le squadre che sono formate da ottimi ragazzi. La cosa più importante è riportare le due squadre a giocare a Pieve Fosciana: il progetto di riqualificazione dell’impianto sportivo è quasi arrivato al termine dell’iter”.

Una misura bandiera, il fulcro del programma di Unione Democratica, a cosa pensa?

“Penso solo che dovremo essere al fianco dei cittadini sempre e in ogni momento. Abbiamo aperto il Comune a tutte le persone, questa per me è la cosa più importante”.

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