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Una mostra per ricordare l’alluvione in alta Versilia e Garfagnana

15 giugno 2021 | 16:54
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Una mostra per ricordare l’alluvione in alta Versilia e Garfagnana

Le immagini che ricordano la furia dell’acqua di 25 anni fa

Venticinque anni fa, il 19 giugno, i territori della Versilia e della Garfagnana furono colpiti dalla furia delle acque: fu tempo di devastazione, paura dell’abbandono e poi di speranza, rinascita e ricostruzione. Per questo, un quarto di secolo dopo, ci si ritrova per ricordare le vittime. E per questo è stata organizzata una mostra per commemorare i 25 anni dall’alluvione che causò 13 morti.

Nasce così la rassegna artistica Con-Tatto – diciannove 96, promossa da associazione Alkedo e realizzata grazie alla collaborazione dei quattro comuni della Versilia storica. Una mostra diffusa, tra Stazzema (18 giugno-11 luglio), Seravezza (18 giugno-11 luglio), Forte dei Marmi (8 giugno-1° agosto) e Pietrasanta (19 giugno-11 luglio), firmata dagli artisti Gennifer Deri e Michele Pardini e curata da Lorenzo Belli. Gli autori hanno voluto ricordare l’evento sotto forma di una rielaborazione artistica con altrettante mostre/istallazioni site-specific, ovvero pensate e create per i luoghi.

Il 18 giugno, alle 18, la rassegna entrerà nel vivo con l’inaugurazione della mostra al Palazzo della cultura di Cardoso di Stazzema.
Dallo stesso giorno sarà visitabile anche l’istallazione concepita per il comune di Seravezza, presso le Scuderie Granducali del complesso della Villa Medicea. Il giorno successivo sarà la volta di Pietrasanta, presso la casa comunale alle ore 12, che concluderà il ciclo di inaugurazioni già aperto da Forte dei Marmi.

Le quattro location, corrispondenti ognuna ad un comune, sono state pensate come un’escalation emotiva crescente, dove le installazioni site-specific, in maniera differente, permettono all’osservatore di immergersi nell’opera. Un processo secondo il quale lo spettatore è co-autore con un ‘con-tatto’ che si fa sempre più profondo. Come sottolinea il curatore Lorenzo Belli: “L’intera rassegna è come una finestra temporale sulla tragedia disegnata dai due artisti per mezzo di nuovi media che, attraverso la disarticolazione delle immagini e del suono, interagiscono con l’osservatore trasportandolo in uno nuovo spazio-tempo. La loro ricerca è un vero atto poetico di rielaborazione che ci ricongiunge al passato interrogandoci sulla natura dell’uomo e il rapporto di questo con l’ambiente.”