Messa in sicurezza del fosso Canalaccio, affidati i lavori da 752mila euro

L’intervento in progetto si è reso necessario onde evitare il suo intasamento
Passi avanti a Castelnuovo verso messa in sicurezza idraulica del tratto del fosso Canalaccio. Dopo i primi interventi di preparazione, adesso sono pronti a partire i lavori veri e propri: è stato affidato, infatti, il primo lotto alla ditta Intersonda srl per un importo totale di 578mila 881,29 euro.
I lavori di messa in sicurezza del tratto del fosso Canalaccio attualmente “tombato”, riguardano la riapertura e la rettifica del suo percorso coperto che attraversa il giardino della scuola elementare. L’intervento in progetto, si è reso necessario onde evitare il suo intasamento, possibile durante le forti precipitazioni, provocato dal notevole trasporto solido del torrente e aggravato dal suo percorso ad anse. Il tratto del fosso interessato dai lavori è quello compreso tra l’inizio del giardino della scuola elementare e la strada provinciale. Il nuovo percorso del fosso che attraverserà il giardino con un’ampia curva, protetto da idonea recinzione, rimarrà a cielo aperto, ad esclusione di una porzione a monte dell’attuale cancello, che rimarrà invariato, necessaria per poter permettere l’accesso al giardino e all’edificio scolastico. Completerà l’opera la sistemazione della porzione di giardino residuo con campo giochi polivalente al servizio della scuola.
La rettifica del tracciato del torrente prevede un nuovo attraversamento della strada provinciale Sp 13 in via Fabrizi, subito a valle di quello attuale, da realizzarsi mediante la posa di idonei scatolari in calcestruzzo prefabbricati e l’adeguamento dei muri di sponda all’inizio e alla fine del tratto interessato.
I lavori dovrebbero terminare a novembre 2021. In particolare, l’attraversamento della strada provinciale, previsto per fine giugno – inizio luglio, prevede la chiusura totale della strada per 7 giorni, per permettere di posare i previsti manufatti in calcestruzzo prefabbricati. Lo stesso lavoro, in scala minore, era già stato eseguito in via XX aprile sul torrente Erchio il settembre scorso.