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Vittime delle mafie, presidio di Libera nel nome del maresciallo Guazzelli

9 marzo 2021 | 08:21
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Vittime delle mafie, presidio di Libera nel nome del maresciallo Guazzelli

Iniziativa per ricordare il maresciallo di Gallicano ucciso

Nell’avvicinarsi del 21 marzo, giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, nell’Istituto Machiavelli di Lucca, Giuliano Guazzelli, maresciallo dei carabinieri originario di Gallicano, riemergerà dalle parole e dai ricordi di Riccardo, uno dei suoi tre figli, in collegamento online da Agrigento, dove suo padre fu ucciso il 4 aprile 1992.

Giuliano Guazzelli, trasferito da giovanissimo carabiniere, nel 1954, da Gallicano in Sicilia, pur conservando i legami con la sua terra di origine, aveva formato lì la sua famiglia e, in anni di indagini tra Palermo e Agrigento, tanto determinato nella ricerca dei latitanti da essere soprannominato “il mastino”, divenne un esperto del fenomeno mafioso e dei rapporti tra mafia, politica e affari. In particolare, si occupò della cosiddetta “Stidda”, organizzazione parallela e talvolta in competizione con Cosa Nostra nell’agrigentino: così, quando fu ucciso a colpi di kalashnicov, mentre era a bordo della sua auto sulla strada Agrigento-Porto Empedocle, il suo omicidio all’inizio fu attribuito alla Stidda, per essere poi definitivamente ricondotto a Cosa nostra.

“Il presidio di Libera, intitolato al maresciallo Giuliano Guazzelli in quanto  vittima originaria della Lucchesia – si legge in una nota -, ringrazia l’Istituto N. Machiavelli, con il quale ha organizzato l’incontro, nelle persone della dirigente Mariacristina Pettorini e della professoressa Rossella Manco, molto attiva sul tema dei diritti e su quello delle mafie, che, anche quando non sparano, per molteplici vie a partire dalla corruzione, lucrano e si espandono a danno del bene comune e dei diritti, in particolare, quelli dei più deboli nella nostra società”.