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Raccolta firme per la banca a Vagli, Coltelli: “La gente ha ancora paura di ritorsioni”

29 gennaio 2021 | 16:09
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Raccolta firme per la banca a Vagli, Coltelli: “La gente ha ancora paura di ritorsioni”

Il leader di Per Vagli e Roggio al sindaco: “Non state amministrando e il popolo se ne sta accorgendo, siamo alla deriva”

Prosegue l’iniziativa del gruppo di opposizione di Vagli per cercare di scongiurare la chiusura della filiale della banca Bpm. Dopo aver consegnato dei moduli da firmare casa per casa, nel corso del weekend avverrà il ritiro del materiale da consegnare al sindaco.

Vagli, raccolta firme per scongiurare la chiusura della filiale della banca Bpm

“Come ormai si sa – esordisce Coltelli – abbiamo appreso dalla stampa di questi giorni che il Banco popolare ha deciso di sopprimere l’agenzia di Vagli Sotto, creando pertanto un notevole disagio alla popolazione, specialmente a quella più anziana che dovrà recarsi a Castelnuovo Garfagnana per una qualsiasi operazione bancaria. La dolorosa e ingiusta operazione aziendale dovrebbe avvenire con la fine del mese di maggio. Naturalmente non una parola da chi ci amministra, non un’ iniziativa degna di una seria maggioranza niente di niente. Allora la minoranza del gruppo consigliare ‘Per Vagli e Roggio’ ha deciso di porre all’attenzione delle famiglie una lettera da firmare che verrà poi consegnata al sindaco del Comune, un documento che altro non è che un rafforzativo per il sindaco il quale dovrà come ci auguriamo, andare a cercare di bloccare o perlomeno rendere più indolore possibile questa operazione”.

“E’ stato un lavoro certosino – prosegue – con la consegna del modulo terminata oggi e il ritiro che avverrà nei giorni di sabato e domenica, presso ogni famiglia di tutto il territorio comunale. Nonostante la nostra iniziativa, da parte della maggioranza, con una serie di post , si è tentato di dissuadere le persone a firmare, dicendo che tanto non serve a niente e forse sarà così ma perlomeno un popolo le proprie ragioni davanti ad una scelta sbagliata dovrà pur dirle e dimostrarle senza subire passivamente quello che viene calato dall’alto, perché è vero siamo un popolo di cavatori ma proprio stolti non lo siamo. Ma aldilà della grande partecipazione che l’iniziativa sta riscuotendo, voglio focalizzare la mia attenzione su un aspetto che molto mi ha colpito in questo giro che mi sono fatto sul territorio comunale, purtroppo e dico purtroppo ho visto gente che ancora ha in serbo le scorie di anni di soprusi, di ingiustizie, di ritorsioni, perchè non si sono volute piegare al potere di chi era e si sentiva un vero re, che anziché essere al servizio del cittadino era al servizio solo di quei cittadini che la pensavano come lui o meglio come in più occasioni abbiamo ripetuto ‘o con me o contro di me’”.

“Purtroppo – continua Coltelli – ho visto ancora negli occhi della gente la paura e l’omertà anche se qualche cittadino ha trovato il coraggio di esternare il suo stato d’animo con frasi che riporto testualmente ‘ma non mi succederà mica come quando firmai una petizione dell’Asbuc e poi mi sono ritrovato in tribunale con ingenti richieste danni da parte del sindaco dell’epoca’ o altri che addirittura mi hanno detto ‘firmo per rispetto alla tua persona e per quello che hai fatto per il paese ma so che andrò incontro a qualche ritorsione’ o altri ancora ‘non me la sento di firmare perché mia moglie non dorme e piange perché vuole andarsene da questo paese a causa delle angherie che abbiamo subito’ potrei continuare ma voglio fermarmi qua per puro pudore. Davanti a questa situazione mi sono trovato spiazzato, ma mi sono anche rafforzato, avendo ancora più chiaro quale sia il compito mio e del gruppo che mi sta attorno e cioè riportare la pace, la serenità, l’umanità e il senso civico in questa comunità facendole capire che lo stato esiste che si può ripartire tutti assieme lasciandoci alle spalle questo periodo buio che resterà per sempre come una macchia indelebile nella storia di questo Comune”.

“Personalmente – conclude Coltelli – non mi avete mai sentito dire ne chiedere a gran voce dimettetevi, ma una cosa mi sento di chiederla al signor sindaco: amministrate perché ora sinceramente non state amministrando e il popolo se ne sta accorgendo, siamo alla deriva“.