
Progetto dell’amministrazione comunale per tenere viva la memoria
Un paese fantasma, ricco di tradizioni e storia. Colpito prima da un sisma e poi da una frana. La frazione di Caprignana Vecchia è stata abbandonata nel 1920, l’anno del terribile terremoto in Garfagnana. Ma quello non fu l’unico problema per il piccolo borgo. Infatti alla vigilia di Ognissanti una frana di vaste dimensioni innescatasi dopo le violente scosse del terremoto compromise la sicurezza del paese, costringendo le autorità a ordinare il trasferimento degli abitanti in un’altra zona: l’odierna Caprignana.
Oggi (31 dicembre) il Comune di San Romano in Garfagnana pubblica sul proprio sito istituzionale una serie di contributi scientifici che ricostruiscono la storia della frana, analizzata sotto il profilo geologico e sulla base di documenti d’epoca del Genio Civile, che sono stati confrontati con foto aeree e rilievi effettuati 30 anni fa ma aggiornati ad oggi.
Il lavoro porta la firma dei geologi Mauro Allagosta, Marco Barsanti e Vincenzo Buchignani. Gli studiosi hanno confrontato la frana di Caprignana con altri casi di frane indotte da terremoti, per ottenere indicazioni utili sulle ulteriori evoluzioni, anche in caso di altri terremoti visto il rischio sismico del territorio garfagnino.
Il contributo pubblicato è suddiviso in 4 parti: introduzione, storia della frana, scenario attuale e conclusioni. La parte iniziale che apre i lavori è stata curata da Allagosta. Barsanti ha ricostruito la storia della frana di Caprignana, un tema che aveva già trattato in una tesi di laurea nel corso degli anni ‘80. Buchignani invece ha sviluppato una serie di ragionamenti sullo scenario attuale ed evolutivo del dissesto avvenuto nel 1920. Infine Allagosta nelle conclusioni tira le fila dei dati raccolti e dei ragionamenti sviluppati ricordando come la frana sia stata “sismoindotta”.
La pubblicazione di questo lavoro mira a ricordare in maniera adeguata un evento tragico del 1920 che ha colpito duramente la comunità del territorio. Inoltre punta a sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione dei rischi idrogeologici.
Per questo il Comune di San Romano con un finanziamento della Regione Toscana sta predisponendo una serie di interventi di ripristino di opere idrauliche realizzate negli anni ’70-’80. Queste opere sono state danneggiate dalle varie riprese di movimento del dissesto, che sono tutt’ora in atto.
Va poi ricordato che il 6 settembre scorso, in vista dei centenario del terremoto in Garfagnana, l’amministrazione ha deciso di valorizzare la memoria di Caprignana Vecchia. Infatti sono stati posti una serie di pannelli informativi nei pressi dei resti dell’antica chiesa e del campanile. I pannelli rievocano l’importanza dei lavatoi e dei metati, luoghi fondamentali per la comunità che un tempo risiedeva nel piccolo borgo.