Riserva dell’Appennino, chiesta all’Unesco l’estensione dell’area patrimonio di biodiversità

Se sarà accolta la zona coinvolgerà anche il territorio della Liguria
Una estensione della riserva di biosfera dell’Appennino tosco emiliano, di cui fa parte anche la Garfagnana: la candidatura è stata presentata all’Unesco dove l’area è già iscritta dal 2014.
Con l’allargamento proposto, la Riserva Mab situata tra Toscana ed Emilia Romagna, verrà estesa anche alla Regione Liguria, coprirà quasi 500mila ettari coinvolgendo 80 Comuni (di cui 46 nuovi) e 6 Province (Modena, Parma, Reggio Emilia, Lucca, Massa-Carrara e La Spezia) su un territorio montano-appenninico che segna la connessione geografica eclimatica tra Europa continentale ed Europa mediterranea.
“L’estensione della Riserva Mab Appennino Tosco-Emiliano e la candidatura del Monte Grappa rappresentano un’ulteriore tappa nel percorso di valorizzazione del sistema delle aree protette nazionali“, ha commentato il ministro Costa. Una riserva Mab è un luogo che l’Unesco considera un esempio di sostenibilità per il mondo intero, un luogo in cui il rapportotra uomo e natura si svolge in modo armonico.
“Le riserve di biosfera designate dall’Unesco come patrimoni disostenibilità – ha proseguito il ministro Costa – si inseriscono pienamente nel progetto avviato loscorso anno di trasformare i parchi in zone economiche ambientali e forniscono a queste ultime un modello da seguire. Saranno, inoltre, i luoghi in cui sperimenteremo il programma che hochiamato ‘caschi verdi per l’ambiente’, pienamente condiviso conla direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, qualche giornofa e che vedrà impegnati sul campo esperti ambientali provenientida tutto il mondo”.