
L’artista viareggina si è dedicata all’elfo della tradizione garfagnina
Quando arte e tradizioni popolari si prendon per mano.
Con un fil rouge che rimanderebbe all’antico dio silvestre Fauno, il linchetto, folletto caratteristico della tradizione popolare di Versilia, Lucchesia e Garfagnana,è stato narrato da scrittori come Enrico Pea ne Il Romanzo di Moscardino e tramandato oralmente nelle novelle che, di generazione in generazione, sono arrivate fino ai giorni nostri.
Spirito dispettoso, notturno, mai cattivo, celebre per gli scherzi che pone in atto nelle stalle e nelle fattorie, sconvolge oggetti e stanze nella sua disarmante irriverenza e si scompiscia beffardo delle burle, spesso irritanti, e delle facezie che compie.
Per contrastare i suoi scherzi – alquanto pesanti per quanto non malvagi – è necessario mettere a dura prova la sua mania per l’igiene. E’, infatti, un elfo fortemente schizzinoso.
Laura Lorenzini lo rappresenta in un carboncino su carta in cui – nel raffigurarlo nei suoi tratti essenziali – ne mette in risalto ancor più l’espressione beffarda, l’irriverenza, la dissacrazione.
Tutto ciò è quanto più evidente se consideriamo il sorriso dispettoso, il naso schiacciato, le mani incrociate, il cappellino che va a coprirgli gli occhi, oltre alle gambe piccoline e alle scarpe a punta.
L’artista Laura Lorenzini ‘Nadine’, nata il 1 gennaio 1988 a Viareggio, dove tuttora vive e opera, sviluppa la sua vocazione artistica legata ad immagini mitiche ed esoteriche, a leggende popolari, italiane ed europee, e alla Natura concepita nel senso più elevato del termine.
Ne sono un tangibile esempio opere come La Sirena di Viareggio, la Sirena Apuana, Matelda, Ecate misteriosa e – realizzazione ancor più recente – il carboncino su carta intitolato La magia della Luna, ovvero la leggenda del vampiro di Birmingham, che intende rievocare un affascinante quanto insolito tema mitico, diffusosi nel Regno Unito nella città delle Midlands.
La ricerca pittorica e artistica quotidiana di Nadine si accompagna a una profonda conoscenza di leggende e miti, che approfondisce con passione e che desidera diffondere in Italia e all’estero tramite il disegno e la pittura.
In modo che – nell’inesorabile scorrere del tempo – vengano ricordati, apprezzati, coltivati e tramandati alle successive generazioni come un patrimonio inestimabile di cultura e di valori.