“Covid, accordi disattesi per i lavoratori”: Nursind dichiara lo stato di agitazione

25 giugno 2020 | 09:23
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“Covid, accordi disattesi per i lavoratori”: Nursind dichiara lo stato di agitazione

Il sindacato chiede al prefetto di convocare un tavolo: “Nessun riconoscimento erogato per i rischi relativi al coronavirus”

“Accordi sindacali disattesi dall’Asl Toscana Nord ovest“: Nursind dichiara lo stato di agitazione, inviando le motivazioni della mobilitazione alle prefetture delle quattro province dove è presente l’azienda sanitaria.

“I segretari territoriali Nursind – si legge in una nota – hanno preso in considerazione il fatto che, a distanza di 4 mesi dall’inizio dell’emergenza covid, i vertici aziendali, nonostante i molteplici solleciti ricevuti, hanno costantemente disatteso gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali e la Rsu, finalizzati al riconoscimento economico dell’impegno prestato per garantire un’adeguata assistenza nei presidi ospedalieri,
sul territorio e nelle Rsa, da tutto il personale sanitario, in questo particolare periodo di emergenza pandemica. Questo è veramente un gesto poco rispettoso per chi ha lavorato e continua a lavorare per la tutela della salute di tutta la collettività”.

“Il mancato rispetto che si perpetua da mesi – sostiene il sindacato – sta logorando gli operatori, già esausti per il duro lavoro svolto da febbraio e che si sentono sempre più demotivati e beffati dalle continue comunicazioni aziendali che posticipano ogni riconoscimento con giustificazioni svariate, da quelle organizzative, a quelle di carenza di tempo ed altre ancora. Oggi un ulteriore comunicazione riparatrice aziendale ad ogni dipendente, dopo aver pubblicato la busta paga carica dei consueti errori contabili e i mancati riconoscimenti spiega: ‘nel caso in cui vengano rilevate incongruenze tra il liquidato e l’attività effettivamente resa, si prega di segnalarle al proprio responsabile che provvederà a redigere apposita nota integrativa trasmettendola alle mail di riferimento’. In realtà la strategia aziendale è sempre la stessa: si posticipa, si posticipa ulteriormente… Chi lo può sapere fino a quando. Forse a luglio o forse a data da definirsi. Di fatto ogni mese i dipendenti si ritrovano sulla propria busta paga, oltre ai ripetuti e routinari errori inerenti al pagamento delle varie indennità variabili (notti , festivi, presenze in pronta disponibilità), anche il mancato riconoscimento per il rischio di esposizione infettivo Covid ed il mancato riconoscimento dell’ulteriore tempo necessario per la vestizione/svestizione e passaggio consegne, come stabilito dal contratto vigente ( 2016-2018) e successivamente incrementato dalla recente indicazione regionale, in seguito all’emergenza infettiva in corso”.

“Queste sono le centinaia di segnalazioni ricevute dai vari dipendenti – osserva Nursind -, una sintesi di quello che sono costretti a vivere e sopportare gli operatori sanitari di Lucca (Piana, Valle del Serchio e Versilia ) e delle altre provincie dell’azienda Toscana Nord Ovest. NurSind, nonostante abbia mantenuto durante tutto questo tempo una linea di dialettica collaborativa, finalizzata prioritariamente al contenimento della diffusione della malattia infettiva a tutela sia della collettività e degli operatori stessi, ora non è più disposto ad accettare questa modalità poco rispettosa nei confronti di tutti i dipendenti. Dato che l’azienda non ha provveduto a tutt’oggi a dare risposte concrete e soluzioni adeguate alle problematiche sopra citate, Nursind proclama lo stato di agitazione del personale della Asl Toscana Nord Ovest e richiede formalmente al Prefetto di convocare quanto prima gli incontri di conciliazione con la direzione dell’Azienda in indirizzo al fine di evitare la proclamazione dello sciopero”.