Fabbriche di Vergemoli, stop alla Tari per bar e ristoranti per tutto il 2020
Niente tassa sui rifiuti anche per gli agriturismi con ristorante. In corso le verifiche sui danni al ponte sul solco dei Diavoli
Anche il comune di Fabbriche di Vergemoli progetta la ripartenza dopo l’emergenza Covid-19. L’amministrazione, nella logica di venire incontro alle sue attività commerciali più seriamente danneggiate dal lockdown, ha attivato tutta una serie iniziative che passano dal fornire a tutte le attività le colonnine per i guanti e gel igienizzanti da porre all’esterno dei locali ai pannelli di plexiglass da mettere davanti le casse. Il comune ha messo a disposizione inoltre un consulente per dare informazione sulle nuove norme sanitarie e modalità di riapertura.
Oltre a queste iniziative il comune di Fabbriche di Vergemoli ha creato un fondo per rimborsare la Tari per tutto l’anno in corso a tutte le attività che hanno chiuso durante il lockdown. Il costo dell’operazione, solo per la tassa, è di circa 10mila euro.
“Abbiamo pensato come venire incontro alle nostre attività, di sostenerle e far sentire che siamo presenti in un momento così difficile – afferma il sindaco Michele Giannini – Gli imprenditori hanno più che mai la necessità di sapere che le tasse che hanno pagato nel corso degli anni, ora sono utilizzate principalmente per loro che ne hanno bisogno. Per questo motivo abbiamo creato un fondo per rimborsare la tassa sulla ‘spazzatura’ che è una tassa comunale, che per i ristoratori è soprattutto legata al turismo che quest’anno mancherà. Abbiamo deciso perciò di non coprire solo i mesi chiusi per lockdown ma tutto l’anno. Questo perchè abbiamo presente quale sarà l’evolversi del turismo quest’anno, se mai ci i sarà. Vogliamo perciò dare un segnale di positività e di attenzione – conclude Giannini – non soltanto per questi mesi ma anche per quelli a venire che saranno altrettanto duri”.
Novità anche sulla vicenda del danneggiamento del ponte sul solco dei Diavoli lungo la strada Fabbriche di Vallico–Foce di Gello. Il ponte, dopo le condizioni meteo avverse dello scorso 3 marzo, è stato danneggiato: dovrà essere abbattuto e ricostruito. L’intervento avrà un costo di 150 mila euro: 70mila euro dall’intero avanzo di amministrazione del 2019 e 80mila mediante la contrazione di mutuo da attivare con la cassa depositi e prestiti. Sul ponte sono in corso verifiche per far luce sui motivi del danno, per capire se la responsabilità delle crepa è da attribuire ad un caso eccezionale legato al meteo o su un problema legato ai lavori sull’opera.