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Poste amplia le aperture degli sportelli. Sigle: “Sia garantita sicurezza”

8 aprile 2020 | 13:42
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Poste amplia le aperture degli sportelli. Sigle: “Sia garantita sicurezza”

I sindacati: “Non si lavora se non ci sono le condizioni per tutelare lavoratori e clienti”

Poste si decide ad ampliare l’operario di apertura degli sportelli, ma i sindacati chiedono garanzie per la sicurezza di lavoratori e dipendenti.

“Abbiamo chiesto la fornitura dei dispositivi individuali di protezione, la sanificazione degli ambienti per poter far lavorare in sicurezza gli addetti – dichiarano Graziano Benedetti Slc-Cgil Toscana, Marco Nocentini Slp-Cisl Toscana e Silvia Cirillo Uilposte Toscana – tutelare anche i clienti che accedono all’ufficio e di oggi che la Toscana obbliga la dotazione di mascherina per accedere in tutti i settori, quindi anche il nostro”.

“Vogliamo tutelare la salute dei lavoratori, vogliamo che gli ambienti di lavoro vengano sanificati periodicamente e i lavoratori siano  dotati di tutto ciò che serve per evitare contagi, questo virus ha aperto una crisi sul piano economico peggiore dal secondo dopo guerra”.

“Il Governo ha chiesto a Poste di garantire sull’intero territorio nazionale il presidio, ma tale funzione – spiegano ancora i sindacati – non può essere esercitata a discapito dell’incolumità fisica dei nostri portalettere, dei nostri sportellisti e responsabili di ufficio che in questo momento assicurano la propria operatività assolvendo un obbligo di legge. Inoltre già si contano diverse  vittime nel nostro settore, rivolgiamo quindi le nostre sentite  condoglianze alle loro  famiglie auspicando atti di solidarietà nei loro confronti anche da parte aziendale”.

“Premesso – vanno avanti le sigle – che la vita è sacra e che anche in Poste Italiane vale la regola  si lavora esclusivamente se sono garantite le condizioni di sicurezza, e che nel rispetto di questo principio abbiamo firmato unitariamente sia l’accordo Confederale con il Governo che le intese  con Poste, in questo momento e nel silenzio generale siamo una delle categorie più esposte, prima di chiedere ulteriori aperture, ci si dovrebbe accertare della sicurezza dell’impianto e di chi ci lavora , anche per tutelare i clienti stessi”.