Marmo, via alla delibera per attività in deroga. Cna: “Risultato importante”

Cna Lucca: “La campagna di sensibilizzazione delle istituzioni locali in cui abbiamo evidenziato le preoccupazioni delle imprese ha raggiunto gli obiettivi prefissati”
Marmo, approvata la delibera per le attività in deroga. La Cna di Lucca ha infatti ricevuto dalla Regione Toscana la delibera approvata dalla giunta il 9 marzo scorso riguardante il settore.
Nel testo, che prevede l’individuazione di nuove categorie e criteri per le attività in deroga, si prevede l’introduzione delle seguenti attività: attività di lavorazione inerti; attività di lavorazione materiali lapidei ornamentali, marmi, pietre, graniti; attività di preparazione e verniciatura a rullo e pennello di imbarcazioni per esclusiva finalità manutentiva con consumo di solvente inferiore a 2.500 chili/anno.
I testi delle autorizzazioni per le attività oggetto della deliberazione verranno invece perfezionati successivamente dai competenti uffici regionali, anche tenendo conto delle vostre proposte di modifica inviate dai soggetti interessati nelle settimane scorse.
Il documento integra l’elenco attualmente vigente delle autorizzazioni generali e stabilisce contestualmente i criteri minimi per la redazione dell’autorizzazione generale e la relazione da allegare alla richiesta di adesione.
“Il riconoscimento da parte della Regione Toscana della procedura dell’autorizzazione generale per il settore lapideo – ha detto il direttore della Cna Stephano Tesi – che prevede una notevole semplificazione per le imprese del settore sulla problematica delle emissioni in atmosfera, è stato riconosciuto dalla Cna di Lucca come un importante risultato raggiunto”.
“La campagna di stampa e la sensibilizzazione delle istituzioni locali, dei consiglieri regionali e dei parlamentari in cui abbiamo evidenziato le preoccupazioni delle imprese – ha confermato anche Daniele Cardini, portavoce di Cna marmo – hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. La Cna ha svolto un’attività determinante nel contrastare i verbali scaturiti dai controlli sulla filiera del marmo. Verbali che hanno portato a multe e sequestri di macchinari, oltre a prevedere l’attivazione del procedimento penale”.