Depuratore Gallicano, Saisi: “Enti a lavoro”

Proseguono le segnalazioni e le proteste dei cittadini in merito ai cattivi odori provenienti dal depuratore di località Debbiali. Una situazione che vede il sindaco David Saisi impegnato in prime linea: “Ieri – le parole del primo cittadino – intorno alle 19 si è chiuso il sopralluogo Arpat e Asl alla presenza di personale Gaia, dell’ufficio tecnico comunale e mio nella parte finale (dalle 17 alle 19). Durante tutto l’arco della giornata si è avvertita maleodoranza e intorno alle 15 ho avviato la procedura straordinaria di controllo. Arpat ha effettuato rilevazioni sul posto e prelevato campioni da analizzare in laboratorio (saranno necessarie 3 settimane per avere i risultati). Asl, dipartimento di igiene e sanità pubblica, ha effettuato controlli di competenza sull’impianto. Durante il sopralluogo a più riprese si è sentita esternamente puzza forte. E’ stato possibile rilevare che la puzza si sprigionava in corrispondenza della vasca di omogeneizzazione al momento del pompaggio dei reflui provenienti da Bolognana (così come era avvenuto la prima settimana di ottobre)”.
“La vasca di omogeneizzazione – prosegue Saisi – è attualmente scoperta per un terzo a seguito dei lavori effettuati quest’anno e in attesa di nuova copertura realizzata ad hoc. Da quanto emerso ieri dallo scarico proveniente da Bolognana, riconducibile per il 90% a un’unica azienda, arrivano reflui contenenti molto sanificante e questo va ad alterare il funzionamento biologico dell’impianto, un peggioramento della depurazione e l’emissione di maleodoranza tipo ‘uova marce’. Purtroppo una volta alterata, la parte biologica necessita di 5/7 giorni per riprendere a funzionare correttamente. Oltre agli strumenti, anche a naso si sentiva che il campione di reflui provenienti da Bolognana aveva un odore diverso rispetto a quello dei reflui che arrivavano dalle fognature civili di Gallicano. Per quanto riguarda le emissioni in aria, pur riconoscendo il fastidio arrecato dalla ripetuta presenza di maleodoranze, Asl, dipartimento di igiene e sanità pubblica, non ha rilevato elementi di criticità tali da richiedere l’emissione di un’ordinanza sindacale contingibile e urgente a tutela della salute pubblica”.
Ecco le soluzioni indicate dal primo cittadino: ”Il percorso che porterà alla copertura, messa in aspirazione/depressione delle vasche del depuratore e attivazione di un filtro contro gli odori è in atto. Ho richiesto un cronoprogramma dettagliato dei lavori a Gaia e confido di averlo a breve (nei prossimi 7/10 giorni). Per la puzza scaturita dal pompaggio di Bolognana giovedì (24 ottobre) ho convocato una riunione con l’azienda di Bolognana, Gaia, Arpat e Asl per analizzare la situazione e cercare di risolvere la questione”.
I tempi: “La messa in aspirazione completa del depuratore inizierà nell’arco di un paio di mesi e terminerà con i primi mesi dell’anno. Continueremo a monitorare la situazione, i lavori che Gaia deve portare avanti e gli scarichi che arrivano al depuratore al fine di ridurre il più possibile i disagi per la popolazione. Se dovessero esserci pericoli per la salute della popolazione non esiterò a prendere i provvedimenti che mi competono. In tutta franchezza credo che la situazione si stabilizzerà solo con la copertura e messa in depressione/aspirazione delle vasche e quindi mi aspetto che le maleodoranze calino nella frequenza ma non cessino. Nei prossimi 4/5 gg la possibilità che ci siano maleodoranze è maggiore dato che la parte biologica del depuratore deve ripristinarsi al 100%”.