Chiesa di Borsigliana, successo per il concerto

16 agosto 2019 | 18:47
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Chiesa di Borsigliana, successo per il concerto
Chiesa di Borsigliana, successo per il concerto
Chiesa di Borsigliana, successo per il concerto

Un autentico successo e tanto pubblico nella chiesa di Santa Maria Assunta di Borsigliana, nel comune di Piazza al Serchio, per l’annuale concerto gratuito offerto da Civitas Borsigliana e parrocchia dal titolo Voci e suoni: tempi e spazi immaginari con protagonisti l’attore Ugo Donato voce recitante, Gianluigi Nuccini al flauto, Anna Orelio al violino, Marco Nuccini alla viola, Giovanni Nuccini al violoncello e con la presenza di Gabriella Cecchi, una delle più importanti compositrice italiane, diplomata in pianoforte al conservatorio Boccherini di Lucca, autrice di uno dei brani in programma.

Sono stati eseguite musiche di Christina Perri, Gabriella Cecchi, Kazuo Fukushima, Arcangelo Corelli,Franco Ballabeni, Sonia Bo insegnante al conservatorio di Milano, Johann Sebastian Bach, Rolando Lucchi, Karl Jenkins, con i testi recitati di Ines Betta Montanelli, Antonio De Marchi Gherini, Gianni Rodari, Italo Calvino, della scrittrice lucchese Angelica D’Agliano, del premio Nobel per la letteratura 1996 Wislawa Szymborska e un racconto ebraico a cura della scrittrice e terapeuta Clarissa Pinkola Estés. La manifestazione aveva il patrocinio del Comune di Piazza al Serchio e si inserisce nelle iniziative socio-culturali dell’associazione di volontariato Civitas Borsigliana, presieduta da Gianluca Barbieri. Tra i presenti il sindaco Andrea Carrari, il consigliere Fabio Cacciaguerra, il professor Renzo Ferri già sindaco e consigliere del Lions Club Garfagnana, tanti paesani emigrati rientrati per la festa patronale del 15 agosto, Francesca Del Boca Corriere Fiorentino e tanti altri. La scelta dei testi era stata curata da Ugo Donato di La Spezia che nel corso degli anni ha interpretato lavori teatrali di importanti drammaturghi e ha già recitato diverse volte in Garfagnana a Sillico, Sassi e Cascio. Memoria, voce, racconto, sono le tre parole che hanno accompagnato i brani proposti, in un percorso con varie prospettive e luci. Dimensioni presenti nel racconto di apertura ove la ricca e articolata tradizione mistica ebraica, riproposta dalla nota scrittrice e terapeuta junghiana Clarissa Pinkola Estés, narra della relazione con il divino e del rapporto con la parola. Le poesie di Ines Betta Montanelli ci conducono all’ascolto dei colori, dello spirito della natura e della presenza paterna: “Di ciò che si è amato, sofferto,/nulla si disperde tutto rifluisce/al grande mare della memoria”. Antonio De Marchi-Gherin, con un linguaggio immaginifico ricco di simboli e richiami, suggerisce il faticoso disincanto dell’imperfetta costruzione dell’Universo. La voce di Gianni Rodari in “Pronto, chi fischia?” è gioiosa e autoironica con levità, con giochi di parole e immagini che ci fanno riflettere scherzosamente. Anche La camicia dell’uomo contento, narrazione trascritta da Italo Calvino nelle sue “Fiabe italiane”, con un ritmo teatrale incalzante ci fa incontrare con il mutevole senso degli eventi della vita. Il racconto della scrittrice lucchese Angelica D’Agliano fa sorgere immagini di luoghi, palazzi, relazioni, persone colte nella quotidianità di una sospensione surreale. Ciò che è evocato si esprime con una voce misteriosa. Il pensiero va a scrittori come Buzzati e Bontempelli. Per finire la poesia Il gatto in un appartamento vuoto di Wislawa Szymborska, Premio Nobel del 1996, la cui poetica è stata, come ha scritto Franco Marcoaldi, ”… al servizio di una scrittura che sarà sempre tesa a risvegliarci dal torpore in cui cadiamo di continuo, mentre basterebbe tenere gli occhi aperti per cogliere i mille miracoli dell’esistenza: una nube che passa, un cane che chiede una carezza, l’incontro con un vecchio professore”. I brani di Franco Ballabeni e dell’insegnante al Conservatorio di Milano, Sonia Bo, sono stati composti appositamente per i testi di Antonio De Marchi Gherini e Gianni Rodari.