Galleria Lupacino, superata la prova esercitazione

Si è svolta questa mattina (1 febbraio) a palazzo Ducale la conferenza sull’esercitazione della Protezione civile nella galleria ferrovaria del Lupacino, tra Piazza al Serchio e Minucciano. Un bilancio ottimo che ha visto la partecipazione di 220 persone, di cui 50 volontari e che è riuscita a coordinare il lavoro di diversi soggetti coinvolti nei soccorsi nella notte tra il 26 e il 27 gennaio.
A parlarne il prefetto di Lucca Maria Laura Simonetti, il presidente della provincia Luca Menesini, il rappresentante provinciale della protezione civile Francesco Grossi, Paolo Borghini, rappresentante delle ferrovie dello stato, il comandante dei vigili del fuoco di Lucca Geremia Coppola, Mauro Giannotti per l’unione dei comuni della Garfagnana e Andrea Nicolini, rappresentante del 118. Presenti anche i rappresentanti dei comuni di Piazza al Serchio e Minucciano, del volontariato sanitario e di protezione civile e delle forze dell’ordine. L’esercitazione si poneva l’obiettivo di perfezionare sia il tipo di intervento di soccorso in caso di emergenza in area ferroviaria, sia di affinare il coordinamento dei numerosi soggetti in campo in casi simili a questo con l’obiettivo di testare le procedure di intervento previste nel piano di emergenza della galleria approvato dalla Prefettura di Lucca nel giugno 2018. “Il piano di emergenza – ci ricorda Francesco Grossi – è il punto di partenza per l’organizzazione pratica e la verifica sul campo. Un vero e proprio test, partito da una chiamata senza aver prima predisposto niente per verificare l’effettiva attuabilità del piano, evidenziando le eventuali difficoltà che possono sorgere dal mettere in comunicazione soggetti diversi, quali 118, ferrovie dello stato, protezione civile, vigili del fuoco con responsabilità diverse”. L’esercitazione è iniziata intorno alle 23, un treno provinciale proveniente da Aulla, in direzione Lucca, con a bordo 38 passeggeri, è stato fatto fermare all’interno della galleria Lupacino, lato piazza al Serchio per l’urto con i residui murari collassati dalla canna fumaria della galleria per un dissesto idrogeologico. Il treno riportava danni simulati che hanno determinato il blocco del convoglio con la presenza di feriti a bordo. A quel punto il personale del treno ha informato la sala operativa di rete ferroviaria italiana, che allertando la prefettura, ha messo in moto tutta la macchina dei soccorsi. Lo stato di allarme è stato comunicato poi a tutti i soggetti con competenza operativa 118, provincia, unione di comuni Garfagnana, comuni di Piazza al Serchio e Minucciano, e la questura che ha a sua volta avvertito tutte le altre forze dell’ordine. L’esercitazione si è conclusa intorno alle 2,30 di domenica 27 gennaio. “I piani devono vivere – commenta Maria Simonetti, prefetto di Lucca -. Abbiamo messo a punto quattro piani in due anni in aggiunta alle varie esercitazioni. Un impegno grande ma necessario per andarne a scavare le criticità, soprattutto in un momento normativo complesso dove, con le modifiche alla legge regionale, sono cambiate le responsabilità. Unire le forze è quindi la soluzione migliore, un modello d’intervento da consegnare alla Regione”. Gli obiettivi dell’esercitazione erano quelli di testare il piano di emergenza esterno della galleria Lupacino e, in particolare, le procedure di segnalazione, le tempistiche di attivazione e gestione delle procedure, i flussi di informazione e comunicazione, l’adeguatezza dell’ubicazione e le procedure di attivazione e gestione dei punti strategici come quello dedicato all’attività di soccorso tecnico urgente, a quello del soccorso sanitario, al centro di assistenza della popolazione, all’area operativa per la gestione della viabilità. “La protezione civile non si improvvisa – ribadisce il presidente della provincia Luca Menesini -. Importanti sono le funzioni di programmazione e di formazione che trovano la loro verifica nell’esercitazione. Un iter di progettazione iniziato lo scorso ottobre, che coinvolge tutte le istituzioni anche se su livelli diversi ed è resa possibile grazie alla disponibilità dei volontari. Invito i sindaci e le istituzioni a una continua revisione dei piani, sul territorio e nelle scuole”. I piani di emergenza richiedono tempi lunghi di progettazione e di esecuzione. “Ogni emergenza ha la sua peculiarità – come ci ricorda Mauro Giannotti -. Dopo il terremoto del 2013, Castelnuovo è tornata ad essere sede della sala di comando, per la prima volta in contatto con le ferrovie dello stato ed è stato utile vedere le dinamiche rilevate all’interno della sala operativa”. L’esercitazione nella galleria del Lupacino rientrava tra le iniziative programmate e concordate tra il Gruppo ferrovie dello stato e la Protezione civile per monitorare il coordinamento delle attività tra i soggetti coinvolti, nonché il protocollo 118 Toscana-Rfi tramite il quale rete Ferroviaria italiana mette a disposizione le coordinate dei punti di accesso alla linea con l’obiettivo di migliorare la rapidità di intervento e gli standard di sicurezza e la tutela delle persone, delle cose e dell’ambiente. “Fondamentale anche il briefing di formazione che abbiamo fatto grazie ai vigili del fuoco e alla protezione civile – parla Paolo Borghini, rappresentante delle ferrovie dello stato -. Tutti durante l’esercitazione avevano un ruolo ben individuabile e il coordinamento è andato molto bene”. Geremia Coppola, comandante dei vigili del fuoco, aggiunge : “Grazie soprattutto allo spirito di aggregazione che si crea in queste occasioni e a chi mette a disposizione il proprio tempo, sia nella pianificazione che nella sua attuazione”. “Un ringraziamento speciale va anche al sanitario – ricorda Andrea Nicolini, rappresentante del 118 -. All’Anpas, alla Misericordia e alla Croce rossa che hanno partecipato alla simulazione e che prestano soccorso quotidianamente. Un’esperienza fondamentale anche dal punto di vista della comunicazione tra gli enti”. Prima della conferenza, i rappresentanti degli enti coinvolti nell’esercitazione si sono ritrovati per discutere delle operazioni svolte e per definire come può essere migliorato il piano di emergenza esterno della galleria, soprattutto nella gestione del flusso informativo e della comunicazione, ambito in cui si sono riscontrate le maggiori criticità.