Castiglione, sindaco: referendum strumentalizzato

22 maggio 2018 | 14:24
Share0
Castiglione, sindaco: referendum strumentalizzato

“Siamo molto dispiaciuti del fatto che il referendum abbia assunto una connotazione politica e che sia stato strumentalizzato dalla minoranza. Adesso rimettiamo gli atti in mano alla Regione”. Queste le dure parole del sindaco di Castiglione di Garfagnana Daniele Gaspari all’indomani della vittoria del “No” nel referendum consultivo che aveva chiamato i cittadini ad esprimersi sulla proposta di fusione con il Comune di Villa Collemandina.

Dei 3153 aventi diritto al voto, si sono recati alle urne tra domenica e ieri (20 e 21 maggio), in 1534. Ampia vittoria dei “Sì” a Villa Collemandina dove le schede positive hanno raggiunto il 63,93% (ma l’affluenza al voto è stata solo del 35%), mentre il “No” ha vinto a Castiglione di appena 44 voti, attestandosi al 52,22%. Qualora i voti favorevoli avessero rappresentato la maggioranza in entrambi i Comuni, il processo di fusione sarebbe potuto proseguire. Avendo vinto il “No” in una delle due località coinvolte, un’altra possibilità affinché il processo potesse proseguire era che, sommando tutti i voti, quelli favorevoli alla fusione superassero i due terzi dei votanti, eventualità che non si è verificata. Adesso la palla torna nuovamente alla Regione, spiega Gaspari, scettico relativamente alla possibilità di proseguire il percorso magari attraverso altre forme giuridiche. I precedenti infatti parlano chiaro: in questi casi l’iter si è sempre arenato.
Nella sua analisi il sindaco di Castiglione non lesina critiche all’opposizione, rea di aver strumentalizzato il referendum per fini politici: “Sappiamo che ci sono delle tensioni nel nostro Comune. Quando ci siamo insediati abbiamo vinto per un solo voto e questo sicuramente ha influito sul referendum. Ci dispiace che l’opposizione abbia cavalcato l’onda quando proprio la vecchia maggioranza, nel 2013, aveva proposto lei stessa una fusione all’epoca con Villa Collemandina e Pieve Fosciana”.
Nella sua analisi, il sindaco non tralascia nemmeno il fattore “campanilistico”: “Sicuramente nell’esito del referendum ha influito anche l’attaccamento dei miei concittadini alla loro comunità e al nome del paese nonostante che la sede del nuovo Comune sarebbe rimasta qui a Castiglione – dice Gaspari -. Questo é accaduto soprattutto nel capoluogo, dove il ‘No’ ha prevalso nettamente. Ci dispiace che questo referendum abbia assunto questa connotazione: abbiamo cercato di impostare la consultazione come una scelta libera che era nell’interesse nei cittadini. Purtroppo questo non é stato capito”.