Giovedì (8 marzo) ricorre la giornata mondiale del rene che quest’anno è dedicata alla salute della donna. L’iniziativa è di grande rilevanza perché il 10% della popolazione mondiale presenta una malattia renale cronica e l’insufficienza renale rappresenta una delle 20 principali cause di morte nel mondo. Come gli altri anni, per questa ricorrenza la struttura di nefrologia e dialisi di Lucca, guidata dal dottor Riccardo Giusti, offre alla popolazione lucchese uno screening gratuito in piazza Napoleone con la partecipazione della Croce Rossa Italiana ed il contributo della Federazione italiana del rene Onlus (FIir) con orario continuato dalle 10 alle 17.
E’ garantita la presenza di medici ed infermieri della nefrologia e di operatrici della Croce Rossa. Verranno inoltre fornite informazioni sull’ambulatorio dedicato alle giovani donne a rischio cardio-vascolare e renale elevato, attivo al San Luca e gestito dalla dottoressa Luisa Mazzotta, oltre che sul codice rosa, la task force dell’Azienda sanitaria attiva da molti anni contro il fenomeno della violenza sulle donne. La coincidenza della ricorrenza della giornata mondiale del rene con quella della salute della donna porta ad alcune riflessioni: le donne rappresentano il 50% della popolazione mondiale e il loro contributo alla società e alle famiglie è enorme ed importante, così come il loro benessere. La malattia renale ha un impatto differente nei due sessi. La gravidanza ad esempio, se patologica, può comportare complicanze gravi a breve e a lungo termine sulla salute della donna e del bambino. Le donne in dialisi hanno comorbidità differenti rispetto agli uomini e sono di più le donne che si offrono come donatrici d trapianto rispetto a quelle che ne beneficiano. Malattie sistemiche importanti come il Lupus e l’artrite reumatoide sono inoltre molto più frequenti nelle donne. Molta strada deve ancora percorrere la ricerca mondiale per approfondire queste differenze e per offrire cure sempre più efficaci in un’ottica di Medicina personalizzata.
Ecco nel dettaglio il programma della giornata nelle due sedi della Valle del Serchio.
Castelnuovo Garfagnana. L’ambulatorio nefrologico della Dialisi di Castelnuovo, inserito nella struttura di nefrologia e dialisi di Lucca, di cui è responsabile il dottor Riccardo Giusti, per iniziativa della referente per la Nefrologia della Valle del Serchio, dottoressa Vita Maria Agate, ha organizzato l’evento che si terrà a Castelnuovo Garfagnana in piazza Duomo l’8 marzo dalle 8.30 alle 15. Nel gazebo che verrà allestito in piazza Duomo a Castelnuovo, grazie alla presenza di volontari della Misericordia, di personale infermieristico e di medici nefrologi, sarà possibile effettuare la misurazione della pressione arteriosa e l’esame per il controllo dell’eventuale presenza di proteine e zuccheri su un campione di urine raccolte al momento. I dati che saranno elaborati nel rispetto assoluto dell’anonimato verranno inviati alla Fondazione Italiana del Rene promotrice dell’iniziativa a livello nazionale, l’integrazione di tutti i dati locali verrà messa a disposizione in un report nazionale da cui sarà possibile ricavare nuovi spunti ed idee innovative.
Barga All’ospedale San Francesco di Barga verrà organizzata l’iniziativa Porte aperte della Nefrologia direttamente nell’ambulatorio nefrologico all’interno della Dialisi come dalle 9 fino alle 13. Lo scopo principale della manifestazione nel suo complesso è quello di promuovere e diffondere la conoscenza della malattia renale sensibilizzando l’opinione pubblica anche sulla possibilità di fare diagnosi precoce con esami semplici e poco costosi. Identificare una malattia renale in fase precoce può essere utile per prevenirne l’evoluzione e le complicanze. In questi casi le cure possono infatti essere molto efficaci e la guarigione frequente. Un’adeguata prevenzione delle malattie renali si realizza con il riconoscimento dei primi segni di potenziali problemi per i reni: l’ipertensione arteriosa, la comparsa di proteine nelle urine (proteinuria) ed il diabete, che compromettono la funzione dei reni senza dare disturbi soggettivi al paziente. Oggi i nefrologi sono in grado di controllare l’ipertensione arteriosa, ridurre la proteinuria e curare il diabete, prevenendo il danno renale cronico irreversibile.