Guasto al bus, disagi per corsa Lucca-Castelnuovo

21 febbraio 2018 | 07:43
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Guasto al bus, disagi per corsa Lucca-Castelnuovo

Nuovo attacco al sistema del trasporto pubblico locale da parte di Cub Trasporti, il sindacato di base del settore: “E’ evidente – si legge in una nota – il disinteresse delle amministrazioni locali dei politici sia di maggioranza che della stessa opposizione che invece dovrebbe essere presente. I lucchesi pagano un servizio che non è degno di tale nome. È consuetudine giornaliera ormai che, a causa della carenza cronicizzata di personale e di autobus, nonché per una inefficiente organizzazione di tutte le officine partendo da quella di Lucca, ma è così anche a Pisa, saltano i turni di guida e conseguentemente le corse, e si mettono pezze là dove mancano mezzi facendo corse aggiuntive di altri turni, causando disservizi notevoli nei confronti dell’utenza. Gli abbonati e chi paga regolarmente il servizio sono quelli che vengono colpiti maggiormente in quanto costretti a soppressioni di corse o ritardi notevoli che non permettono una fidelizzazione del servizio, in quanto rendono il trasporto pubblico inaffidabile e inefficiente”.

“Gli operai dell’officina di Lucca – prosegue la nota – già impotenti di fronte ad una carenza di pezzi di ricambio che non consente loro di affrontare, in maniera efficace e tempestiva, i numerosi guasti che avvengono quotidianamente ai mezzi della Ctt Nord, guasti dovuti anche alla forte anzianità dei bus stessi, sono organizzati in maniera assolutamente inefficace per approntare il servizio. Sono anni che come Cub Trasporti denunciamo un parco macchine presente in viale Luporini che è pieno di bus cannibalizzati che non vengono riparati, come i mezzi elettrici fermi da alcuni anni a marcire con le batterie che non vengono smaltite. L’azienda si trincera sempre dietro scuse di comodo, tipo mancati interventi delle amministrazioni locali o di risorse che la Regione Toscana tarda ad inviare. La verità è che si taglia per una precisa scelta poltica. Esempio è Castelnuovo di Garfagnana dove da cinque meccanici si è arrivati a tre, anzi due perchè l’ultimo assunto invece di rimanere a Castelnuovo di Garfagnana viene inviato in trasferta a Lucca per la carenza stessa di personale qualificato in officina. Succede così che i meccanici di Castelnuovo possono essere chiamati ad intervenire per bus rotti sulle strade in un vasto e ampio territorio come la Garfagnana o Lucca lasciando quindi l’officina vuota e senza nessuno che possa riparare i veicoli fermi in officina”. 
“Gli amministratori comunali di Lucca, il sindaco di Lucca e l’assessore ai trasporti – continua il sindacato – e tutta l’opposizione sanno che non vengono effettuate diverse corse del servizio urbano in quanto o non ci sono autobus per effettuare le corse in orario o perché spesso alcuni autobus delle linee urbane vengono distolto dal servizio e dirottati in favore di corse extraurbane?”.
Intanto, secondo il sindacato, si ripetono i disagi. L’ultimo ieri: “Il pullman K5090 è stato fermato grazie alla serietà e alla prontezza dell’autista che ha fermato immediatamente l’autobus per un gravissimo fatto di sicurezza con le porte che non chiudevano e non si riaprivano, fatto che già era stato segnalato solo il giorno precedente eppure il mezzo era stato rimesso in servizio”.
“Cub Trasporti – conclde la nota – non intende soccombere di fronte all’atteggiamento individualista e non si stanca di rappresentare un altro modo di vivere la città, più solidale e sostenibile, nel quale la mobilità che privilegia il mezzo pubblico è il simbolo più evidente. Il funzionamento delle città è legato in modo imprescindibile alla facilità e alla capacità di spostamento di persone e merci nel rispetto degli impatti ambientali e sociali. Pertanto il tema della mobilità sostenibile nelle aree urbane è di assoluta priorità per il futuro delle nostre città e, quindi anche, per lo sviluppo economico e sociale complessivo nel mondo e, in particolare, in Italia. Riteniamo che una politica strutturale che dia una prospettiva decennale per affrontare il problema della mobilità di breve e medio raggio non è una questione di parte, ma dovrebbe rappresentare una priorità bipartisan dell’intero arco politico italiano; in assenza di tale prospettiva si avranno inevitabilmente gravi conseguenze in termini di impatti ambientali, di produttività e di competitività nel nostro paese, ma anche di qualità della nostra vita, e ulteriori tagli porteranno inevitabilmente nuovi disoccupati. Si deve ripristinare un servizio di trasporto pubblico cittadino efficiente coinvolgendo lavoratori, cittadini e pendolari nelle scelte e farli partecipi di un tavolo tecnico dove insieme sia possibile trovare soluzioni”.