Gallicano, affidati i lavori per restauro del cimitero

Passi avanti verso i lavori di riqualificazione del ‘cimitero vecchio di Gallicano’ (foto di Sauro Simonini). A termine della gara di appalto, i lavori sono stati affidati ad una ditta di Barga. Interventi da 70mila euro (25mila euro da art bonus e 45mila euro da della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca) per il restauro del tetto, intonaci e pavimento dell’edificio religioso, ripristinati il vialetto e il cancello di accesso e consolidato il muro di cinta; inoltre verrà ripulita l’area dalla vegetazione infestante e saranno messe in sicurezze alcune antiche sepolture (leggi qui).
Il ‘cimitero vecchio’ di Gallicano è stato dismesso 90 anni fa, nel 1927, ma ha continuato a rappresentare per il paese un luogo carico di memoria e di identità. È proprio grazie all’interesse mai sopito dei cittadini che l’amministrazione comunale ha spinto per trovare le risorse necessarie a dare concretezza al progetto di riqualificazione della cappella monumentale. Dal 2013 è attivo su Facebook un gruppo, ‘Amici del cimitero di San Jacopo a Gallicano’, punto di incontro di tutti quei cittadini che si sono spesi in prima persona per riqualificare il luogo rimboccandosi le maniche, estirpando erbacce, ripulendo pietre; ma anche ricercando negli archivi la storia – per quanto possibile – delle persone lì sepolte. Nell’archivio storico di Gallicano sono state rinvenute fonti preziose per stabilire con esattezza il momento in cui il cimitero di San Jacopo venne istituito. Il terreno fu donato alla chiesa dal Comune nel 1588, ma soltanto nel 1662 venne chiesto il permesso di recidere alcuni gelsi per la realizzazione del camposanto e, nello stesso anno, fu eretto il muro di cinta. Nel 1807, infine, un sovrano decreto – per estensione dell’editto napoleonico di Saint Cloud – impose di allontanare dalle chiese i sepolcri: fu così che venne costruito, nel cimitero di Gallicano, un loggiato con colonne e tetto per sostenere, sotto di sé, i resti dei sacerdoti, delle donne e degli uomini sepolti precedentemente nella chiesa di San Jacopo e nelle zone circostanti.