Sillano, morto lo scalpellino Raffaello Pagani

4 febbraio 2018 | 09:53
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Sillano, morto lo scalpellino Raffaello Pagani

Sillano ha perso il suo insigne scalpellino, un vero artista della lavorazione della pietra. Si tratta di Raffaello Pagani, da tutti chiamato Lello, scomparso in seguito a un improvviso malore, a 90 anni appena compiuti, ma sempre attivo e dinamico.

Pagani, dopo aver lavorato nei cantieri edili in Italia e all’estero, Svizzera e Francia, era ritornato con la famiglia a Sillano nel rione di Cerigliana e in breve era diventato lo scultore della pietra più noto dell’alta Garfagnana, bravissimo nel trasformarla in portali, camini, stipiti, architravi, statue, altari. L’ultimo suo intervento, alle soglie dei 90 anni, era stato proprio nella chiesa parrocchiale di Borsigliana. Al suo funerale, celebrato dal parroco don Michel Murenzi, c’era tanta gente, segno dell’affetto di tutti verso il loro compaesano artista. Aveva lasciato detto che desiderava la funzione religiosa nella “sua” chiesa, quella delle Grazie, sia perché nella zona di Cerigliana, sia perché vi aveva eseguito tanti lavori. Lascia nel dolore le figlie Graziella e Silvia, i generi Pietro Puccini e Antonio Pagani, il nipote Matteo Puccini con la moglie Serena Tolaini e il pronipote Francesco. La moglie Cesarina Bertini è deceduta pochi anni fa. Era sempre disponibile a dare una mano alle parrocchie della zona nei continui lavori di riparazione, ristrutturazione. Anni fa raccontava l’allora parroco di Sillano don Mario Baisi: “Se non avessi Lello, sempre pronto a darmi una mano, non avemmo portato a compimento le ristrutturazioni delle chiese del comune, come siamo riusciti a fare. Lello è bravissimo sia nelle scegliere le pietre più idonee, sia a trasformarle in manufatti. La gente del comune di Sillano dovrà essere sempre grata a Lello”.