Aziende agricole, via libera allo street food

11 gennaio 2018 | 11:09
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Aziende agricole, via libera allo street food

Via libera allo street food contadino anche in provincia di Lucca. Le aziende agricole potranno vendere direttamente i propri prodotti trasformati e cucinati anche in forma itinerante. Castagnaccio, i necci e i matuffi e molte altre ricette della tradizione. È questa una delle novità più significative per gli agricoltori escite fuori dalla legge di bilancio. Un provvedimento sollecitato da Coldiretti ed inserito nella manovra a fianco della decontribuzione per giovani agricoltori, al bonus verde fino alla sterilizzazione delle aliquote Iva. 

Un’opportunità importante per i consumatori con 1 su 2 che ha mangiato cibo da strada nell’ultimo anno in tutte le sue forme secondo l’indagine Coldiretti/Ixe. Ora sarà finalmente possibile farlo acquistando direttamente a chilometri zero dagli agricoltori e dagli allevatori a garanzia della genuinità e della qualità ma anche del rispetto degli ingredienti e della vera tradizione enogastronomica made in Italy. “Per le aziende agricole – spiega Maurizio Fantini, direttore Coldiretti Lucca – si apre uno scenario di grandi prospettive. Potranno manipolare e cucinare i prodotti che coltivano anche in maniera itinerante così come accade abitualmente per molti prodotti. È un’opportunità importante per qualificare l’offerta delle città minacciata dalla banalizzazione e dall’omologazione ma anche per difendere l’identità alimentare nazionale che rischia di sparire dalle strade e dalla piazze invase dal kebab e dal sushi, dalla frutta fuori stagione come le caldarroste congelate disponibili durante tutto l’anno. È uno strumento che permetterà di valorizzare anche i piccoli centri storici”. Il cibo da strada contadino non è l’unica novità. Nella manovra, infatti è contenuto anche il “Bonus verde” ossia la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il bonus si applica per una spesa massima di 5000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali. 
Per i giovani agricoltori under 40 è stato anche riconfermato l’esonero triennale dal pagamento dei contributi previdenziali e una riduzione contributiva nel limite del 66% per il successivo anno e del 50% per l’anno ancora successivo. Una misura per sostenere la crescente domanda di giovani che vogliono fare impresa in agricoltura in Italia che può contare su 53.475 imprese agricole condotte da under 35 con un aumento record del 9,3% nel terzo trimestre del 2017 rispetto allo scorso anno secondo un’analisi della Coldiretti. 
Viene poi estesa al 2018 l’indennità giornaliera di 30 euro per i lavoratori della pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, nel periodo di sospensione per misure di fermo pesca, nel limite di 40 giorni in corso d’anno, con uno stanziamento di 5 milioni annui. Mentre è stata integrata con 12 milioni di euro la dotazione finanziaria del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2017-2019. Per gli allevatori è stato previsto l’innalzamento delle percentuali di compensazione Iva sulle cessioni di animali vivi della specie bovina e suina in misura rispettivamente non superiore al 7,7% e all’8% per ciascun anno nel 2018, 2019 e 2020. Inoltre, per la realizzazione di interventi urgenti diretti a fronteggiare le emergenze nel settore avicolo, è stato istituito un Fondo per l’emergenza avicola, con una dotazione di 15 milioni di euro per il 2018 e 5 milioni di euro per il 2019. Da segnalare anche l’istituzione di un Fondo in favore del settore agrumicolo finalizzato ad incentivare l’aggregazione e la competitività delle produzioni e gli interventi a sostegno delle imprese colpite da Xylella fastidiosa e risorse da destinare per il reimpianto di piante non sensibili al batterio Xylella. 
Infine, determinante la sterilizzazione degli aumenti Iva e accise che interessa anche su beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie.