Gallicano, quorum a 500 votanti per referendum fusione

Assemblea pubblica, ieri pomeriggio (11 novembre) in Sala Guazzelli a Gallicano per parlare dell’ipotesi di fusione con Fabbriche di Vergemoli e Molazzana in vista anche del referendum consultivo indetto dal gruppo di maggioranza Gallicano c’è.
Nell’arco del dibattito, introdotto dal sindaco David Saisi, si sono stabilite le ‘regole d’ingaggio’ della consultazione già fissata per il prossimo 26 novembre in paese. Potranno votare tutti i nati prima del 26 novembre 2001, quindi anche i sedicenni. Per votare basterà esibire la carta di identità o latessera elettorale. E’ stato anche fissato un quorum, a quota 500 votanti, con un particolare effetto. La maggioranza di Gallicano c’è, infatti, ha stabilito che il mancato raggiungimento della quota sarà interpretato alla pari di un no alla fusione.
A spiegare il percorso politico che è stato avviato è il sindaco di Gallicano David Saisi che ha illustrato come l’idea di fusione non sia propria dell’amministrazione comunale atttuale che l’avrebbe rimandata a fine mandato e che è partita dalla proposta arrivata dal sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini e dal sindaco di Molazzana Rino Simonetti, lo scorso maggio quando hanno avviato una riflessione su questo percorso e chiesero a Gallicano se voleva aderire. Un percorso che si è procrastinato per mesi fino ad arrivare alla riunione con la cittadinanza in sala Guazzelli di sabato sera. “Io personalmente, dismettendo le vesti di sindaco per un attimo – ha detto Saisi – non sono favorevole al percorso di fusione, perché ritengo che i percorsi da fare siano altri e che l’obiettivo sia evitare che la Montagna si spopoli per assicurare un futuro al territorio e questo lo si fa garantendo i servizi ai cittadini. E’ indubbio che i vantaggi economici in un caso di fusione siano molti e immediati, ma non credo che sia la soluzione”. Saisi con molta onestà e precisione ha poi spiegato ai cittadini quale sia il percorso legislativo che porta alla fusione di due o più comuni e come gli esiti dei referendum consultivi della regione vengano interpretati.
Il percorso illustrato quindi da Saisi prevede una prima consultazione che non ha nessun valore giuridico, ma che a questo punto avrà un forte valore politico, indetta dalla lista di maggioranza dove se verrà superato il quorum di 500 votanti, il consiglio comunale ratificherà l’adesione al percorso di fusione con Molazzana e Fabbriche di Vergemoli e per tutto il 2018 le strutture amministrative lavoreranno fianco a fianco per arrivare a primavera del 2018 al referendum consultivo della regione, (quello con valore legale) e poi andare al decadimento delle cariche di sindaco al primo gennaio 2019 e votare per il sindaco del comune unico a primavera 2019. Un percorso lungo che comunque prima dovrà passare dalla consultazione del prossimo 26 novembre.