Camporgiano, scompare l’istituto comprensivo: i docenti non ci stanno

Accorpamento degli istituti comprensivi, parlano gli insegnanti dell’Ic di Camporgiano dopo l’annuncio della possibile scomparsa della realtà dell’alta Garfagnana.
“I giornali – spiegano i docenti – in nome della sintesi, arrivano subito al dunque e leggiamo titoli del tipo Istituti comprensivi, scompare quello di Camporgiano che di fatto, come si esplicita nel testo, ”era ridotto a una reggenza” ma non si specifica poi che in reggenza (quindi sottodimensionati) sono anche gli altri due istituti dell’alta Garfagnana: Piazza al Serchio e Castiglione (da due anni a questa parte il primo e, da quest’anno, il secondo). Quindi non c’è dubbio: il comprensivo di Camporgiano è stato, in questi mesi, quello designato al sacrificio per arrivare ad una manovra politica di ridimensionamento che non è stata nè trasparente, nè condivisa con tutte le parti in causa. Così non ci stupisce che anche la stampa rifletta questa impostazione frettolosa e il messaggio di fondo: tanto non si poteva fare diversamente”.
“Siamo i primi ad accettare la logica – prosegue la nota – per cui l’istituto più debole per numero di allievi subisca un accorpamento ad un altro, ma rifiutiamo il metodo di smembramento così come è stato condotto, consegnando cioè i plessi di infanzia e primaria di San Romano da sempre appartenenti all’istituto comprensivo di Camporgiano a quello di Piazza al Serchio. Rispettivamente per assestare il colpo di grazia a Camporgiano e per rimpinguare il numero di iscritti dell’istituto comprensivo di Piazza al Serchio e quindi garantirgli una nuova presidenza. Sottolineiamo, infatti, che questa operazione, di cui siamo venuti al corrente tardivamente, ormai a giochi fatti, ha calpestato il lavoro didattico del nostro istituto; l’operato di un corpo docente che nei quasi vent’anni di vita dell’istituto comprensivo di Camporgiano ha costruito il curricolo verticale per i propri alunni arrivando ad un’offerta didattico-formativa efficace e in continuo aggiornamento, particolarmente attenta ai bisogni di apprendimento di ciascun allievo”.
“Abbiamo sempre impostato il nostro lavoro – proseguono gli insegnanti – nel rispetto della verticalità del sapere e con attenzione alla continuità didattica dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado. Proprio questo aspetto è stato sottolineato anche dal Nucleo esterno di valutazione (Nev) che, su incarico del ministero, nel dicembre 2016 ha ispezionato la nostra scuola. Citando ancora il rapporto conclusivo del Nev, il nostro istituto, pure in reggenza dall’anno scolastico 2015-16, “ha mantenuto un elevato livello di sinergia fra gli insegnanti, offrendo una didattica inclusiva e innovativa, contrastando il disagio e la dispersione scolastica, ricercando fondi in autonomia e dando vita a progetti didattici tesi a motivare il lavoro di docenti e alunni, anche a beneficio delle relazioni fra scuola, comunità e territorio”. Ci dispiace pertanto assistere al distacco di due plessi che ne facevano parte e sentir “liquidare” come se niente fosse il nome del nostro istituto, come se non avesse un valore e senza nemmeno poter arrivare alla scadenza (triennale) del nostro piano dell’offerta formativa che avverrà nel 2019 e per l’espletamento del quale l’istituto si è attivato ed ha investito risorse, intrecciato collaborazioni con enti e associazioni esterni, richiesto e in parte ottenuto finanziamenti come quelli ministeriali (Pon) che dovranno essere anche rendicontati nel rispetto delle condizioni iniziali di richiesta”.
“Concludiamo con l’amara constatazione – concludono i docenti – che anche in questo caso la politica non ha favorito il dialogo fra tutte le parti in campo e non è stata capace di scelte calibrate, condivise e lungimiranti; soprattutto non ha capito o voluto capire che i plessi scolastici non si trattano come pedine da gioco. Ci auguriamo che il prossimo 8 novembre, data della presentazione della proposta all’Ufficio scolastico regionale, a queste nostre considerazioni di tipo prevalentemente didattico sia dato il giusto peso”.