
“Si faccia la fusione e si premi la maggioranza dei cittadini”. Così i sindaci di Pieve Fosciana, Fosciandora e San Romano Garfagnana, Angelini, Mariani e Lunardi sull’esito del referendum per la fusione.
Non si ferma, quindi, la marcia verso la nascita del Comune unico di Appennino in Garfagnana. Così come la volontà dei sindaci di proseguire nel percorso unitario: “La matematica non è un’opinione – commentano, a due giorni dall’esito del referendum. I numeri nudi e crudi sono che in due comuni ha vinto il sì ed in uno ha vinto il no: 2 a 1. La maggioranza dei votanti si è espressa per il sì e la minoranza per il no. Ci dicano perché dovremmo aver perso noi. Perché non si dovrebbe completare la fusione dei nostri tre comuni dove la maggioranza dei cittadini ci ha dato mandato per farla”.
“Sarebbe – proseguono i tre sindaci – disattendere la loro legittima aspettativa per cogliere l’unica, irripetibile e reale opportunità che è stata creata per i piccoli Comuni come i nostri. Tirare in ballo quello che si dovrebbe fare, quello che altri dovrebbero fare, dal governo centrale a quello europeo ci pare argomento non concreto e non rispondente ai bisogni immediati dei nostri territori e della nostra gente. Ci siamo messi a disposizione di una proposta che è la migliore possibile, lasciando anzitempo “la nostra poltrona”, scomoda ma sempre ambita da altri”.
“Si faccia la fusione – concludono – si premi la maggioranza dei cittadini che l’hanno indicata e si vada al voto. Lì vedremo se politicamente avremo perso, lì vedremo se l’estrema sinistra, la Lega Nord ed i grillini riusciranno ad amalgamarsi e presentare una lista in grado di sconfiggerci politicamente”.