Istituti comprensivi, scompare quello di Camporgiano

29 ottobre 2017 | 14:01
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Istituti comprensivi, scompare quello di Camporgiano

Tempo di riorganizzazione per le scuole della Garfagnana. La normativa regionale infatti ha costretto la conferenza zonale per l’istruzione della Valle del Serchio ad aprire una discussione per cercare di mantenere inalterata la situazione, o meglio riorganizzare gli istituti comprensivi mantenendo però in essere tutti i presidi di istruzione presenti nella Valle.

A innescare il problema è il fatto che la Regione ha imposto per gli istituti comprensivi della scuola dell’obbligo, quindi le vecchie materne, elementari e medie che ogni istituto abbia almeno 600 iscritti, 400 nelle zone montane. Una decisione che rischiava di far perdere l’autonomia da Istituto comprensivo alcune scuole nella Garfagnana, soprattutto nei comuni di Piazza al Serchio, Camporgiano e Castiglione Garfagnana i cui iscritti, per l’anno scolastico 2018-19 saranno meno di 400. La conferenza zonale dell’istruzione in cui siedono tutti i sindaci della Mediavalle e della Garfagnana, presieduta da Marco Bonini sindaco di Barga, ha trovato come soluzione una ridistribuzione delle strutture che alla fine permetterà di mantenere inalterato il numero della scuole e delle classi, perdendo però il dirigente scolastico e lo status di Istituto Comprensivo a Camporgiano. Al momento, Piazza al Serchio ha 385 iscritti, Castiglione 388, Camporgiano 353. Con questi numeri, la direttiva regionale avrebbe sicuramente imposto dei tagli. La soluzione approntata quindi, è stata un po’ di tipo ragionieristico ma presumibilmente efficace: infatti il prossimo 8 novembre sarà presentata all’istituto scolastico regionale e prevede che le scuole del comune di San Romano passino alla direzione didattica di Piazza al Serchio riportando questo istituto sopra la soglia dei 400 iscritti, Camporgiano che con questa manovra avrà 260 iscritti e tutte le scuole rimanenti ad eccezione di quella di San Romano, passano al Comprensivo di Castelnuovo. Rimane il problema, strettamente aritmetico di Piazza al Serchio: stando ai freddi numeri per l’anno prossimo, la cui stima si fa sulla base degli iscritti dell’anno scolastico in corso, sarà sotto soglia di 25 alunni, ma per il momento la cosa dovrebbe essere gestibile, visto che la soglia dei 400 viene valutata sulla media degli ultimi 3 anni e questo dovrebbe dare tempo di risollevare le sorti di questo istituto comprensivo.
In sostanza quindi se gli organi regionali accetteranno la proposta che i sindaci hanno inoltrato attraverso la Provincia a Regione e Ufficio scolastico regionale, si perderà con la fine dell’anno scoalstico in corso l’Istituto comprensivo di Camporgiano, ma si riuscirà a mantenere aperte tutte le scuole, con la geografia attuale.
“La situazione d’altronde non permetteva di fare altre operazione, se volevamo mantenere inalterato il numero delle scuole presenti sul territorio. Questa credo che sia la soluzione migliore, trovata
in un percorso di condivisione e che è stata votata all’unanimità da tutti i sindaci della Valle. La direttiva regionale del resto non lasciava grande margine di manovra fissando a 400 il numero minimo di iscritti. Per il momento diciamo che abbiamo evitato di perdere scuole sacrificando un Ic che di fatto ormai era ridotto a una reggenza, ad esempio lo scorso anno il dirigente scolastico di Barga era reggente a Camporgiano. Ora c’è da sperare che a Firenze accolgano la nostra proposta di riorganizzazione, ma non credo che ci siano problemi visto che proprio gli organi sovraordinati avevano chiesto a noi di presentare una soluzione. Ci sarà da impegnarsi invece per cercare di mantenere inalterati i numeri del personale Ata, quindi bidelli e segreterie, che con la nuova direttiva regionale vengono assegnati sulla base del territorio e del numero di istituti comprensivi: questa è una battaglia che faremo nella tutela dei posti di lavoro, ma anche del servizio scolastico”.
Durante l’ultima seduta della conferenza zonale per l’istruzione è anche stato stabilito che per la scuola di Monte Altissimo nel comune di Gallicano visto il crescente numero di iscrizioni per i progetti speciali fatti verrà chiesta un’altra classe.

Gabriele Mori