Appennino in Garfagnana, domenica e lunedì referendum

23 ottobre 2017 | 07:34
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Appennino in Garfagnana, domenica e lunedì referendum

Prendono il via questa sera (23 ottobre) alla tensostrutture di Pieve Fosciana gli appuntamenti per informare i cittadini sul referendum di domenica (29 ottobre) e lunedì (30 ottobre) per la fusione dei Comuni di Pieve a Fosciana, San Romano in Garfagnana e Fosciandora. Gli amministratori dei tre Comuni, schierati per il sì, incontreranno i cittadini anche mercoledì (25 ottobre) alla sala Vladimir Zucchi di Fosciandora e venerdì (27 ottobre) alla ricreativa Fabio Benigni di Sillicagnana.

Sindaco e amministratori di San Romano in Garfagnana, intanto, hanno scritto una lettera aperta ai cittadini per spiegare le ragioni del sì alla fusione.
“Cari cittadini – si legge – come probabilmente saprete l’attuale amministrazione del nostro Comune ha avviato un percorso per fonderci con i Comuni di Fosciandora e Pieve Fosciana finalizzato all’istituzione di un comune unico: Appennino in Garfagnana. I motivi che ci hanno spinto in questa direzione sono molteplici e necessitano di premesse e spiegazioni articolate che difficilmente possono essere racchiuse in una semplice lettera. Vogliamo però provare a sintetizzare alcuni aspetti, per consentirvi di raffrontare la gestione amministrativa attuale, da quella che deriverebbe a seguito di fusione”.
Il sindaco Mariani parte dalla gestione attuale per cui “le risorse statali di anno in anno sono sempre più ridotte e non consentono di erogare compiutamente servizi alla comunità: l’unico modo per avere più liquidità da investire sarebbe innalzare le tasse ai cittadini; non possiamo assumere personale, neppure quando i dipendenti cessano del servizio; dal 2012 i Comuni con popolazione inferiore a 3mila abitanti sono obbligati (fermo restando i rinvii dei vari mille proroghe che si sono succeduti) ad esercitare le funzioni comunali mediante Unioni di comuni o con convenzioni con altri enti”
Secondo sindaco e giunta, invece, dopo la fusione “ogni Comune fuso percepisce un contributo regionale annuo pari a 250mila euro per cinque anni e un contributo statale di euro 716.691,75 per dieci anni; potremo assumere in base alle esigenze della nuova amministrazione, ma potremo anche supplire riorganizzando il personale dei comuni fusi; viene meno l’obbligo di gestione in forma associata delle funzioni comunali con le Unioni di comuni o con altri enti, con conseguente maggiore autonomia decisionale e organizzativa del nuovo Comune; per quanto riguarda gli aspetti tecnico-pratici (documenti, indirizzi eccetera) non saranno apportate sostanziali modifiche in seguito alla fusione. In particolare: non sarà necessario modificare o sostituire nessuno dei documenti (carta d’identità, patente, codice fiscale…) poiché rimarranno validi fino alla loro data di scadenza. Infine, la fusione non inciderà nella gestione dei servizi e sportelli di altre amministrazioni che non sono di competenza comunale (carabinieri, filiali delle Camere di commercio, banche, poste, istituti scolastici…). Al fine di contrastare il timore avverso tendenze “accentratrici”, nello statuto del nuovo comune sarà prevista l’istituzione di municipi nei territori delle comunità di origine, in rappresentanza delle stesse. Il Comune di Appennino in Garfagnana farà parte del Parco mazionale dell’appennino tosco emiliano senza modifiche dell’attuale perimetro così come accaduto per Sillano-Giuncugnano”.
Quanto all’organizzazione degli uffici “la fusione – prosegue la nota – permetterebbe una redistribuzione delle risorse all’interno dell’amministrazione comunale, riorganizzando gli Uffici e i servizi e consentendo, conseguentemente, una maggiore specializzazione del personale con relativo miglioramento dei servizi erogati. Inoltre, il Comune nato dalla fusione disporrebbe di forti agevolazioni nelle assunzioni di personale, non essendo sottoposto a tutti quei vincoli che gravano normalmente sugli enti locali”.
Questi i prossimo passaggi in caso di vittoria del sì al referendum. Innanzitutto ci sarebbe l’istituzione del nuovo Comune di Appennino in Garfagnana a decorrere dall’1 gennaio 2018 con contestuale estinzione dei Comuni di Pieve Fosciana, Fosciandora e San Romano in Garfagnana, decadenza degli organi dei comuni estinti e insediamento del commissario straordinario, nominato ai sensi della legislazione vigente, quale organo di governo del nuovo Comune fino all’insediamento degli organi a seguito di elezioni; nel corso del 2018, accorpandole alle prime elezioni utili, ci sarà lo svolgimento delle elezioni degli organi del nuovo Comune fuso. Il nuovo Comune avrà un consiglio comunale composto da 13 membri (12 consiglieri più il Sindaco) e una giunta composta da 5 membri (4 assessori più il sindaco).
Le votazioni per il referendum sono fissate domenica (29 ottobre) dalle 8 alle 22 e lunedì (30 ottobre) dalle 8 alle 15. Per votare bisogna presentarsi al seggio muniti del certificato elettorale.