Dialisi a Barga, i dubbi di Poli e Angelini

19 ottobre 2017 | 16:21
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Dialisi a Barga, i dubbi di Poli e Angelini

Dopo la presa di posizione della Cgil, anche alcuni sindaci della Garfagnana intervengono sulla questione cercando di aprire una riflessione sulla volontà di spostare la dialisi all’ospedale di Barga da quello di Castelnuovo Garfagnana.

Il primo ad intervenire se pur telegraficamente è il sindaco di Minucciano uno dei comuni più periferici per i servizi ospedalieri nella Valle. “Credo che la posizione espressa dalla Cgil sia più che opportuna – dice il primo cittadino di Minucciano Nicola Poli – bisogna affrontare la questione in una logica di servizi al cittadino e spostare la dialisi a Barga può rappresentare un problema per i comuni più distanti, quindi credo che la valutazione di riportare la discussione in un ambito bene preciso che è quella della conferenza dei sindaci sia giusta, serve una riflessione su come garantire i servizi ai cittadini”,
Alle parole di Poli, che pur se con moderazione ed equilibrio, reputa fondamentale fare un ragionamento che ridia voce alla politica e ai cittadini dei comuni attraverso i sindaci, si aggiungono le valutazioni di Francesco Angelini il sindaco di Pieve Fosciana che già in passato aveva manifestato le sue perplessità sullo spostamento della dialisi dall’ospedale di Castelnuovo a quello di Barga. “Il timore – spiega Angelini – oltre che in termini di distanze da percorrere è rappresentato dal fatto che a Barga non vi sono i servizi collaterali che spesso in corso del trattamento servono alla dialisi come supporto, dal pronto soccorso alla cardiologia. Sto parlando di pareri medici raccolti in via informale, ma su cui credo sia bene chiedere un approfondimento. L’ipotesi è vero che anni fa era stata ventilata, ma era un’ipotesi che non fu mai approfondita quindi concordo con le parole di Poli e della Cigil, sostenendo che alla luce di questi potenziali problemi è bene esaminare la questione con estrema attenzione suffragandola anche con pareri dei tecnici e poi valutarla tra sindaci”.(g.m.)