
A Minucciano via alla raccolta di firme sull’uscita del parco. Le ultime vicende relative alla nuova perimetrazione del parco hanno infatti spinto un gruppo di cittadini del comune di Minucciano a costituirsi in comitato per promuovere una raccolta di firme (seguendo le prescrizioni di legge dello statuto comunale sui referendum), da sottoporre all’amministrazione comunale per valutare la possibilità di un uscita del territorio del comune di Minucciano dal parco delle Apuane, condizione in cui peraltro si trovano già altri comuni limitrofi come Piazza al Serchio.
La presenza del parco con i divieti e le limitazioni che negli anni ha portato nell’utilizzo del territorio, in ogni ambito, dalle cave di marmo, alle disposizioni sulla caccia e conseguente proliferazione di animali, ungulati in primis, con i danni che ne conseguono, alle limitazioni o prescrizioni a livello urbanistico, hanno esasperato un territorio che vive la questione come se fossero relegati in una “riserva indiana”.
“Il nostro – sostiene il comitato – è un territorio antropizzato, in una crisi demografica ed economica che sembrano irreversibili, ed il parco invece di essere un veicolo di sviluppo e sostegno si è da sempre rivelato una fonte di problemi, limiti e burocrazia. Non deve esser intesa come una mancanza di cultura ambientale, chi continua a vivere in queste zone non ha bisogno di lezioni in quel senso, e solo viverci a dispetto delle infinite difficoltà racconta quanto questa gente ami la natura e quei luoghi e sappia come viverla. La nuova perimetrazione calata dall’alto senza tenere conto delle conoscenze, delle indicazioni delle esigenze dei cittadini è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In questo modo ci sono intere o parti di frazioni che si ritrovano in area parco o area contigua, con ciò che ne deriva in termini di impedimenti e conseguenti inutili prescrizioni, territori di caccia sempre più ristretti laddove la caccia è l’unico modo per limitare una invasione di animali diventata insostenibile e pericolosa”.
“Dispiace solo constatare – prosegue il comitato – che quello che in altri territori è un veicolo di sviluppo, da noi, fino dalla sua nascita, si sia rivelato solo una fonte di problemi, burocrazia ed ennesimo carrozzone autoreferenziale e costoso .constatare negli anni non cambiano la sostanza che è quella di una giustificata protesta contro una palese ingiustizia, ed una inefficienza trentennali. La raccolta di firme non vuol essere intesa o strumentalizzata ad altri fini se non per quello che chiede, e non vuol entrare nel merito di nomine o altre questioni che come abbiamo potuto constatare negli anni non cambiano la sostanza che è quella di una giustificata protesta contro una palese ingiustizia, ed una inefficienza trentennali. Chi volesse far sentire la propria voce ora ha modo di farlo manifestando in modo democratico il proprio punto di vista”.
Con questa iniziativa il comitato intende sollecitare l’amministrazione comunale perché si faccia carico di intraprendere le azioni necessarie “interpretando – conclude la nota – quello che è o sembra essere il sentimento prevalente dei propri cittadini da sempre inascoltato. Naturalmente poi queste firme verranno portate all attenzione dei vari enti competenti in materia, non lasciando intentata nessuna strada e possibilità”.