Stefania Adami, autrice dell’anno Fiaf

4 ottobre 2017 | 18:04
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Stefania Adami, autrice dell’anno Fiaf

“Siediti, ti devo dare una grande notizia”. È con queste parole che Stefania Adami ha appreso, per telefono, di essere stata designata ‘autrice dell’anno’ 2018 dal consiglio nazionale della Fiaf, la federazione italiana delle associazioni fotografiche. Un riconoscimento prestigioso, il più alto per chi pratica la fotografia non professionistica, che per la terza volta, in 70 anni di storia, viene assegnato a una donna e che premia la costanza e la ricerca di questa ‘figlia’ della Garfagnana.

Stefania Adami vive da sempre un rapporto profondo con la sua terra d’origine, Gallicano, dove ancora oggi vive e lavora come impiegata in banca. Socia attiva fin dal 1995 del circolo Fotocine Garfagnana di Castelnuovo, Adami nel tempo ha saputo ‘seminare’ cultura e sensibilità e proprio da sabato (7 ottobre) i suoi scatti saranno protagonisti al Ciaf di Gallicano con la mostra Appunti di genere, nell’ambito del premio letterario Essere donna oggi. “Questo riconoscimento mi ha colta di sorpresa e resa davvero molto felice – commenta la fotografa – perché mi ripaga dei molti sacrifici fatti per non lasciare che il quotidiano, con i suoi mille problemi, affievolisse questa passione che coltivo da quando, a 11 anni, mio padre mi regalò la mia prima macchina fotografica”. Da quel momento, Adami inizia un lungo percorso di formazione da autodidatta che la porta ad avvicinarsi alla fotografia di reportage. A 33 anni diviene socia della Fiaf e si lancia, con successo, in concorsi fotografici nazionali aggiudicandosi, in pochi anni, circa 50 premi. “Ho viaggiato molto per poter realizzare i miei reportage. Nel 2001 – spiega Adami – ho voluto portare avanti un progetto sul mondo femminile in Iran; nel 2004 il mio obiettivo fotografico si è spostato invece in Senegal, per un lavoro che ho intitolato Sale nero. Per questi due reportage ho preferito il bianco e nero, ma non è una cifra costante del mio linguaggio. Adesso, per esempio, sto lavorando a un progetto, a colori, che porta il mio sguardo tra i viaggiatori di crociere. La fotografia è il mio modo di esprimere un’opinione, un punto di vista. Non fotografo per soddisfare esigenze estetiche ma per raccontare storie e pensieri”. Il premio Fiaf, ufficialmente, sarà consegnato a Stefania Adami nel corso di una cerimonia che si terrà a Cortona il prossimo maggio, nel corso del 70esimo congresso nazionale della federazione. “Gli autori dell’anno Fiaf – spiega Adami – hanno l’opportunità di vedere pubblicati i propri lavori in un libro che, in qualche modo, entra a far parte della storia della fotografia. Il mio vedrà la luce a maggio e ancora non realizzo: per chi, come me, vive in un contesto di provincia, le occasioni per far conoscere il proprio lavoro non sono molte. In questi anni, con sacrificio e con qualche difficoltà per gli spostamenti, ho comunque cercato di essere il più possibile presente nel ‘mondo’ degli eventi legati alla fotografia perché credo nel valore dello scambio e della relazione tra chi coltiva la stessa passione”. Il lavoro sul Senegal si classificò primo al Fotoconfronti di Bibbiena e secondo nella prima finale di Portfolio Italia, nel 2004. Nel 2011 Stefania Adami è stata premiata a Sassoferrato, al Portfolio dello Strega, con “A dislivello del mare”; stesso riconoscimento due anni dopo, nel 2013, con un’opera autobiografica sulla donna colpita da tumore al seno. Sempre nel 2013 Ademi è di nuovo finalista a Portfolio Italia. Nel 2015 viene nominata testimonial Fiaf-Samsung per il progetto nazionale Tanti per tutti, viaggio nel volontariato italiano, divenuto poi libro. Numerose, negli anni, le mostre personali e collettive, dal Veneto alla Sicilia, così come le pubblicazioni su libri fotografici e sulle riviste di settore, la partecipazione a tavole rotonde, giurie nazionali, serate a invito. Con il lavoro L’inquiLinea del 2014 e il portfolio L’aspetto inVolontario, Adami si ripropone nel 2015 e nel 2016 al mondo fotografico nazionale, incontrando ancora apprezzamenti di pubblico e di critica: nel 2016 il primo viene pubblicato su Famiglia Cristiana, mentre il secondo viene stampata in formato 10 metri per 3 ed esposto in via permanente nell’ambito del progetto Bibbiena, citta della fotografia. Nel 2016 la Fiaf le assegna il titolo di Ifi (insigne della fotografia italiana) e oggi, all’età di 55 anni, Stefania Adami è autrice dell’anno 2018. “Prima di me solo due donne avevano vinto questo premio – conclude la fotografa – e sono Giuliana Traverso, genovese, che qualche anno fa avemmo il piacere di ospitare a Gallicano, che ha fondato la prima scuola di fotografia per sole donne, e Antonella Monzoni. È per me un grande onore aggiungermi a loro”. Grande soddisfazione anche da parte di Pietro Guidugli, presidente del circolo Fotocine Garfagnana: “Stefania è il nostro fiore all’occhiello, è cresciuta nel circolo, ha sempre dato il suo contributo di idee e ha partecipato sempre con grande dedizione alle attività messe in campo. Per noi tutti è un grande onore averla come socia”.