Parco Apuane, appello per la nomina di Davini presidente

7 settembre 2017 | 13:27
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Parco Apuane, appello per la nomina di Davini presidente

E’ un appello chiaro quello che arriva da Provincia di Lucca, Unione dei Comuni della Garfagnana, Unione dei Comuni della Mediavalle e Comuni di Camaiore, Careggine, Fabbriche di Vergemoli, Minucciano, Molazzana, Pescaglia, Seravezza e Stazzema. La richiesta è, alla Regione, di accelerare la nomina di Domenico Davini come nuovo presidente dell’Ente Parco delle Alpi Apuane.
“E’ dal 20 gennaio di quest’anno – si legge nella nota – che la comunità del Parco regionale delle Alpi Apuane ha approvato l’elenco di quattro nominativi designati per la carica di nuovo presidente. Domenico Davini, architetto ed ex sindaco di Minucciano, con 48360 quote, è risultato nettamente il più votato. Ha ottenuto oltre il 50 per cento dei consensi dagli amministratori rappresentativi dei Comuni, delle Unioni dei Comuni e delle Province che fanno parte dell’ente. Una volontà molto chiara, quella espressa con il voto, e un’indicazione rivolta al presidente della Regione Enrico Rossi al quale, per legge, spetta la scelta tra i quattro designati e la conseguente firma finale sul decreto di nomina”.

“Una scelta quella espressa della maggioranza dei territori – proseguono gli enti – che non ha trovato, però, ancora risposta da parte di Rossi. Lo stesso ha preferito optare, senza fornire spiegazione alcuna, per un lunghissimo periodo di prorogatio e commissariamento che dall’1 febbraio continua tuttora. Il 4 luglio, addirittura, la Commissione ambiente del consiglio regionale toscano si è espressa favorevolmente sulla proposta avanzata proprio dal presidente della Regione Toscana di nominare Davini alla presidenza del Parco, così come previsto dallo statuto della Regione. Poi, inspiegabilmente, il successivo 1 agosto, proprio lo stesso Rossi, ha proceduto con decreto a prorogare ad Alberto Putamorsi l’incarico di commissario fino al 14 settembre.
Sette mesi che, di fatto, hanno ingessato l’attività del Parco, tra l’altro, in un periodo che vede alcune importantissime questioni sospese come, ad esempio, l’applicazione della nuova perimetrazione dei confini e delle aree contigue che comporterà la riduzione delle zone destinate alla caccia e l’applicazione di vincoli paesaggistici e urbanistici più severi, e la necessità di pianificare una progettazione attenta per accedere ai contributi europei che i nuovi bandi in via di pubblicazione stanno mettendo a disposizione”.
“Per questo chiediamo al presidente Rossi – conclude la nota – di abbandonare ogni indugio, ogni perplessità legata a valutazioni di tipo politico, ogni esitazione prodotta da chi sa quali pressioni e di rispettare la volontà democraticamente espressa in sede di Comunità di Parco dai Sindaci, dai Presidenti delle Unioni e da quello della Provincia. I cittadini hanno il diritto ad avere un Parco delle Alpi Apuane governato in modo autorevole ed efficiente dal 14 settembre prossimo quando il commissariamento andrà in scadenza”.