Mangia Trekking e Parco dell’Appennino Tosco Emiliano alla riscoperta dell’alpinismo lento

5 settembre 2017 | 11:20
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Mangia Trekking e Parco dell’Appennino Tosco Emiliano alla riscoperta dell’alpinismo lento

Alpinismo lento e riscoperta dei cammini storici. E’ questo l’obiettivo del programma di collaborazione tra il Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e l’associazione Mangia Trekking. Anche nei giorni scorsi, provenienti dal mar Ligure, passati in Lunigiana, alcuni associati di Mangia Trekking sono entrati in Garfagnana, e passo dopo passo, sono giunti fino al confine con l’Emilia, dove sono poi saliti sul monte Sillano, lo spartiacque dei due territori.

Con un alpino in congedo, l’associato Gabriele Morini a far da guida, e raccontare qualche aneddoto sull’inverno nell’alta Garfagnana, il gruppo è poi disceso al Passo di Pradarena, per festeggiare con una ricca degustazione di prodotti tipici della montagna, la giornata turistico-sportiva e la recente positiva riapertura del rifugio Carpe Diem situato sul passo. Un importante servizio sociale ed un presidio del territorio, ritenuto indispensabile dall’associazione. L’ente Parco e l’associazione Mangia Trekking auspicano che queste iniziative siano sempre più promosse, e sviluppate anche da altre realtà, in quanto mentre evidenziano quanto le zone tra il mar Ligure e la montagna Appenninica si possano fondere in un unico territorio, valorizzano le stesse antiche vie di comunicazione. Si porta la lente d’ingrandimento sulle storiche vie del sale, sulle antiche di vie religiose, sui percorsi della pastorizia e dei vecchi mestieri, si dona merito all’agricoltura biologica ed alla biodiversità. Si va verso il recupero di originari valori e si valorizzano le località incontrate negli storici e straordinari cammini tra il mare e la montagna Appenninica.