Con 139mila euro di contributo, il progetto per la redazione di Piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 del parco regionale delle Alpi Apuane è stato decretato finanziabile.
Lo ha stabilito un decreto dell’Artea all’interno del programma di sviluppo rurale 2014/2020 – sottomisura 7.1 specificamente dedicata ai piani di tutela e di gestione dei siti Natura 2000 e di altre zone ad alto valore naturalistico.
Con questo contributo l’ente Parco potrà finalmente definire ben 11 piani di gestione di quelle aree di elevato valore ambientale e naturalistico presenti all’interno dell’area protetta e corrispondenti a 10 zone speciali di conservazione e a una zona di protezione speciale, sulla base delle direttive comunitarie Habitat e Uccelli. Questi siti raggiungono sulle Alpi Apuane una superficie complessiva di 21054 ettari e si distribuiscono lungo la dorsale principale della catena montuosa e lungo i versanti montani ed alcuni fondovalle della stessa area geografica.
Il parco regionale delle Alpi Apuane è, in Toscana, l’area protetta che gestisce il maggior numero di siti Natura 2000, mentre gli altri 3 parchi nazionali e 2 parchi regionali raggiungono lo stesso numero di 11 siti soltanto come somma complessiva tra di loro.
Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità con l’obiettivo di garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. In attuazione delle direttive europee la Regione Toscana ha emanato la legge 30/2015 Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale e ha dato avvio ad un’articolata politica di tutela della biodiversità definendo la propria rete ecologica regionale.