
Il turismo si conferma settore sempre più trainante per l’economia della Garfagnana nella calda estate del 2017. A fornire i dati che disegnano uno scenario positivo per l’intero comparto ricettivo regionale è il presidente toscano di Confesercenti Nico Gronchi.
La Valle del Serchio infatti si conferma tra le zone toscane che nel corso del mese di luglio e nella prima parte di quello di agosto è riuscita ad occupare l’86 per cento della strutture ricettive, secondo un’indagine del Centro Studi Turistici di Firenze su un campione di 695 imprese ricettive regionali che tiene conto dell’andamento fino al 4 agosto scorso. Un dato che pone la Valle tra le zone toscane con uno dei migliori trend: per avere un paragone la Versilia, complice probabilmente il gran caldo, è arrivata a saturare il 96 per cento delle strutture. Ma in generale le località costiere sono state agevolate dai giorni del gran caldo e in Toscana difficilmente si sono collocate sotto il 95 per cento.
La Garfagnana regge invece il paragone con realtà più strutturate e più blasonate dall’indotto turistico toscano come il Chianti e la Val d’Orcia che hanno un trend pressoché simile, riuscendo ad occupare mediamente il 86 per cento della strutture ricettive. Per chiudere il quadro, da aggiungere c’è che in Toscana le località montane hanno allocato l’87 per cento delle strutture rintracciabili su internet, mentre, sempre a livello regionale occupano il 97 per cento le località di mare e le città d’arte l’82 per cento.
Nell’indagine, Confesercenti prova a tracciare un andamento del mercato anche nella settimana di Ferragosto appena cominciata, dove si scopre una Toscana che adotta un nuovo modello turistico per affrontare il periodo di metà agosto con la maggior parte della strutture ricettive che rimangono aperte dando vita a un nuovo modello di Ferragosto.
“Partendo dal dato che anche l’intero mese di agosto non è più sinonimo di chiusura – spiegano da Confesercenti Toscana – per le attività economiche delle città, soprattutto in quelle a forte vocazione turistica, la settimana clou, quella di Ferragosto, vedrà una percentuale di attività aperte che si attesta attorno al 65 per cento nelle città e al 50 per cento nei centri minori. Per avere un riferimento temporale negli anni ’80, nella settimana di Ferragosto, la percentuale di attività chiuse era pari al 90 per cento, mentre negli anni ’90 era dell’80 per cento. Gli imprenditori, cioè, hanno saputo rispondere alle nuove richieste da parte di turisti e residenti che, in misura sempre maggiore, arrivano e partono scaglionati per le vacanze. Le città non si spopolano, non diventano isole deserte e le attività economiche rimangano aperte per rispondere alle esigenze che cambiano”.
“Dobbiamo prendere atto che stiamo attraversando un periodo di forti cambiamenti e gli imprenditori devono essere in grado di stare al passo e rispondere alle esigenze dei consumi – spiega Nico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana – stiamo andando incontro ad una nuova concezione delle città: città aperte h24, con luci che non si spengono mai ed attività che non abbassano mai la saracinesca. E’ profondamente cambiata l’idea di Ferragosto nelle nostre città, le attività rimangono aperte per ferie per riuscire a rispondere alle richieste dei turisti e dei residenti che non partono per le ferie. In Toscana dovremmo essere bravi – conclude Gronchi – a sfruttare il tema delle aperture per ferie per spostare l’attenzione verso quei centri minori che non riescono ad attirare l’attenzione dei turisti. L’obiettivo è promuovere, anche, le località minori sfruttando la vicinanza ai principali poli di attrazione”.
In generale in Toscana dopo i primi cinque mesi con valori di crescita, grazie al buon andamento dei primi due mesi, del periodo pasquale e ai risultati importanti registrati nei ponti di primavera, anche i primi dati relativi ai due mesi estivi (giugno e luglio) inducono all’ottimismo. Si registra una crescita di 2,5 punti in percentuale rispetto allo stesso periodo del 2016 con una crescita maggiore per la clientela straniera, con valori positivi anche per la domanda italiana. Complice anche il gran caldo le località balneari hanno registrato valori positivi con punte molto elevate nei week end, ma valori positivi si sono registrate anche nelle località montane e nelle città d’arte.
I dati dell’indagine campionaria presso le strutture ricettive sono confermati dalla analisi della disponibilità di camere sui vari portali delle Olta. Infatti, in base al monitoraggio del Cst la saturazione dell’Offerta ricettiva regionale disponibile online per il week end di Ferragosto (dal 12 al 16 agosto 2017 – 4 notti) dovrebbe attestarsi a circa l’87 per cento con una crescita di due punti percentuali rispetto all’anno precedente, con punte più elevate per le località balneari, le località montane e di campagna.