
Una storia che affronta in modo nuovo e originale un problema atavico, quello della violenza sulle donne attraverso una pièce teatrale nata dalla sensibilità, al tema e ad alcuni personaggi, di Rosita Biagini.
La prima di Il mio nome è Margherita, monologo liberamente ispirato alla vicenda storica di Margherita di Bartolomei, che nel 1572 fu bruciata sul rogo a Lucca andrà in scena al rifugio Donegani di Orto di Donna nel comune di Minucciano la sera del 19 agosto. Una location che vuole richiamare alle origini apuane di Margherita.
Un monologo in cui l’autrice affronta in chiave moderna, riattualizzata la vicenda storica di Margherita il tema della violenza sulle donne e del femminicidio.
Margherita era una ragazza che era dedita all’erboristeria come si direbbe oggi e alle cure con le erbe, ma nel suo tempo, in piena controriforma, fu accusata di stregoneria e dopo un processo del tribunale dell’inquisizione a Lucca fu bruciata sul rogo. Una storia di sofferenze e libertà dove ad interpretare Margherita sarà l’attrice Simona Generali, accompagnata dalle musiche di Linda Guidi. Attraverso il monologo emergeranno tematiche universali ed estremamnete attuali. Un monologo pronunciato non davati a chi è realmente responsabile delle sofferenze inferete a Marghertia, ma davanti al boia che diventa simbolo di tutta l’umanità.