Si inaugurerà domani (3 agosto) alle 18,30, a Sillico di Pieve Fosciana al palazzo/Museo Carli, la mostra Arte al Plurale. Dal figurativo all’astratto, dedicata, nell’occasione, all’astratto, curata dal critico d’arte Lodovico Gierut ed organizzata dall’associazione Polis Sillico. La collettiva – che terminerà il 27 agosto – comprende un omaggio allo scultore Ugo Guidi (1912-1977) tramite opere sculturee e grafiche, nonché dipinti e disegni di Marco Bianchi, Sigifredo Camacho B., Giuseppe Lippi e Marcello Scarselli.
“Dopo lo spazio – dice Gieruti – che l’associazione Polis Sillico ha dedicato nel mese di luglio al figurativo, lo storico Palazzo Carli ospita cinque personali di altrettanti versatili creativi, espressivamente legati al cosiddetto astratto cui sono giunti – è opportuno rilevarlo – grazie ad una libertà inventiva frutto dell’insostituibile “disciplina formativa”. C’è la solidità delle armoniose forme messe in essere da un grande ed autonomo scultore e pittore noto internazionalmente, Ugo Guidi, del quale si celebrano in questo 2017 i quaranta anni dalla scomparsa, ormai entrato nella storia dell’arte assieme ad altri, quali – presi non certo a caso – Marino Marini, Henry Moore ed Alberto Magnelli. La sua opera è rammentata in molte pubblicazioni quale, per esempio, Scultura toscana del Novecento (Firenze 1980) dove Claudio Giumelli gli ha dedicato un esaustivo saggio per cui ne esalta giustamente certe caratteristiche definite anche “masse di vigorosa imponenza plastica”. Poi si passa a Marco Bianchi che predilige la preziosità di coloriture spesso geometrizzanti, dorate, ben accostante sia al nero/notte, sia al rosso del sacrificio dell’amore; eccoci quindi a Giuseppe Lippi in cui pulsano cromie grigie e nere, simbologie di una collettività dove ‘respirano’ le luci e le ombre, in nel complesso che da semplice mezzo per comunicare diventa comunicazione stessa”.
“Non da meno – prosegue – è ben visibile la personalità di Marcello Scarselli in possesso – come tutti gli altri protagonisti – di una invidiabile capacità tecnico/disegnativa, il cui linguaggio lirico si concretizza nella sintesi di un ineccepibile valore/significato, con lo spazio che freme in un segno-colore attualissimo. Sigifredo Camacho B., proveniente dall’Ecuador, offre poi, da par suo, l’essenza di cose e di fatti e di situazioni di un tutto raccontato e interpretato che va ben oltre la descrizione in un iter che include, più volte, memorie andine e amazzoniche e ferite marmoree delle Alpi Apuane”.
La mostra è aperta dal sabato (16-19) alla domenica (10-12/16-19). negli altri giorni su prenotazione al numero 328.6232904. Ingresso libero. Catalogo in mostra.
L’esposizione ha – tra i vari patrocini – quello del Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi.