Vertenza Tuodì, oggi incontro tra sindacati e proprietà
Del futuro dei 4mila lavoratori dei negozi Tuodì, per cui è già stato dichiarato lo stato di agitazione da Cgil e per i dipendeti Gimar, che gestisce le macellerie nei punti vendita, domani si sarà qualcosa di più.
Alle 10,30 a Roma in Confcommercio i rappresentanti sindacali, di Cgil e Uil del settore commercio incontreranno la proprietà per capire quale futuro attende i lavoratori che in provincia di Lucca operano in vari punti vendita, circa 10 unità ciascuno e che si trovano a Pieve Fosciana, Piano di Coreglia, Porcari, Altopascio, Camaiore, Viareggio e altri. La questione si presenta piuttosto complessa per lo più perché fino ad ora da parte della proprietà non ci sono state comunicazioni ufficiali su cosa intenda fare della catena di discount che si estende in tutto il centro Italia. “A Lucca – spiegano i sindacalisti – per ora al di là dei casi legati al gruppo Gimar, non si è parlato di licenziamenti per i dipendenti Tuodì, ma la situazione è assolutamente complicata, da un lato abbiamo negozi dove scarseggiano gli approvvigionamenti di merci e dall’altro, fino ad oggi, un pagamento degli stipendi regolare. Di sicuro siano di fronte a una posizione paradossale. Poi lo scenario si complica se si pensa che al momento si parla di una situazione di indebitamento importante da parte del gruppo Tuodì in cui quindi è difficile capire cosa accadrà a breve. Al tavolo in Confcommercio a Roma domani infatti vorremmo proprio capire cosa intende fare la proprietà”. “Al momento – spiega Giovanni Sgrò della Uil, – vorremmo anche capire se le voci sulla possibile cessione dei Tuodì a un altro gruppo sono veritiere o meno e soprattutto qualora vengano confermate vorremmo capire come avverrà. Per quanto nessuno lo abbia formalmente confermate, in via ufficiosa abbiamo saputo di un interessamento ai punti vendita Tuodì da parte del gruppo Panorama per il marchio In’s. Importante sarà capire anche se la vendita qualora confermata, avverrà in blocco o con un’operazione spezzatino, questo sui livelli occupazionali è assai importante”.
“Qui bisogna partire da un punto fondamentale ovvero che si parla di decine e decine di lavoratori che non sanno quale sarà il loro futuro occupazionale – spiega Daniela Ricchietti segretaria della Filcams Cgil Lucca – la questione fondamentale è arrivare a capire cosa sta accadendo e come la proprietà intende regolarsi con i lavoratori. Queste saranno le questioni che porremo al tavolo e a cui vorremo una risposta. I segnali che arrivano non sono rassicuranti da un alto ci sono gli stipendi pagati, ma dall’altro i supermercati che hanno difficoltà ad approvvigionarsi di merci e la richiesta di smaltire le ferie rapidamente per i lavoratori. Comunque sia noi chiederemo garanzie sui livelli occupazionali, sugli stipendi e in caso di vendita anche sul mantenimento dei livelli salariali”.
In questo scenario da aggiungere in merito ai 79 licenziamenti dei dipendenti Gimar secondo i sindacati c’è una situazione poco chiara. “Secondo noi – spiega Sgrò della Uil e Ricchietti – ci sono dei lavoratori Gimar che in realtà erano dipendenti Tuodì e quindi che avrebbero diritto al reintegro. Su questo fronte c’è da aggiungere che questi lavoratori sono stati licenziati, in alcuni casi, e poi informati parecchi giorni dopo che erano stati licenziati, altro problema il fatto che i licenziamenti secondo noi dovevano essere collettivi e invece sono stati fatti in modo individuale creando vari problemi anche nell’attivazione degli ammortizzatori sociali su questo dobbiamo fare chiarezza perché ne va della sussistenza delle persone”.
Gabriele Mori