Comune unico della bassa Garfagnana, i dubbi di Saisi

21 giugno 2017 | 11:15
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Comune unico della bassa Garfagnana, i dubbi di Saisi

Il sindaco di Gallicano David Saisi risponde alla proposta di fusione con il suo comune Fabbriche di Vergemoli e Molazzana. Lo fa con una lettera dove da un lato solleva il problema dei passaggi burocratici e di condivisione con i cittadini e dell’altro dice che la delicata questione della nascita di un comune unico della bassa Garfagnana non era mai stata affrontata e non aveva trovato posto nel programma elettorale che nel 2014 portò la lista Gallicano C’è al governo del comune. Non solo Saisi sembra non ravvisare neppure una convenienza politica e sopratutto economica. Una lettera forse un po’ sibillina, ma con cui Saisi sembra rispondere ai colleghi di Fabbriche di Vergemoli, comune retto da Michele Giannini e Molazzana ,governato da Rino Simonetti con una posizione non di chiusura ma certamente carica di dubbi su un’operazione di questo genere.

“La possibile fusione con i comuni di Fabbriche di Vergemoli e Molazzana deve essere opportunamente vagliata” dice Saisi nella lettera indirizzata a Giannini e Simonetti. “Ritengo – continua il primo cittadino di gallicano – opportuna una fase preliminare di approfondimento di ciò che risulterebbe da una fusione tra i nostri comuni. Approfondimento che demanderò alla mia struttura amministrative che si interfaccerà con quelle dei comuni di Fabbriche di Vergemoli e Molazzana una volta che avrò il vostro necessario consenso. Questa fase che ha l’obiettivo di capire cosa mettere insieme da un punto di vista amministrativo ed economico e cosa risulterà dalla fusione consentirà all’amministrazione comunale di Gallicano di trasmettere in maniera trasparente tutte le informazioni ai gallicanesi per poi chiamarli da esprimersi”. Quindi al di là degli indirizzi politici del programma di governo per il primo cittadino di gallicano risulta evidente la necessità quanto meno di un passaggio con i propri cittadini dopo aver chiarito quali funzioni mettere a comune. Anche perché in chiusura della lettera Saisi dice chiaramente “Infine poiché riportato nella vostra lettera ci tengo a precisare che il concetto del passaggio da comune e comunità, trasversale a tutto il nostro programma non contemplava, nella sua filosofia, l’opportunità politica e la convenienza economica”.