Consulenze sui metodi di dissuasione dal tabacco: centri antifumo aperti il 31 maggio

30 maggio 2023 | 14:11
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Consulenze sui metodi di dissuasione dal tabacco: centri antifumo aperti il 31 maggio

Ecco dove recarsi

Ricorre domani ( 31 maggio) la giornata mondiale senza fumo. Per l’occasione i centri antifumo dell’Asl Toscana nord ovest saranno aperti, dalle 9 alle 12, per consulenze sui diversi metodi di dissuasione dal fumo.

centri antifumo

La Asl attraverso i centri antifumo e i programmi di prevenzione, da anni sostiene chi desidera smettere di fumare con specifici interventi di educazione e promozione della salute, trattamenti di tipo individuale e di gruppo che si basano su un approccio cognitivo comportamentale, in alcuni casi integrati con l’impiego di terapie farmacologiche mirate.

“Il fumo è tra i fattori di rischio che concorrono maggiormente allo sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie ed è riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità come uno dei più gravi problemi di salute pubblica globali – ricorda Maurizio Varese, responsabile dell’area delle dipendenze dell’Asl Toscana nord ovest -. Il problema delle morti da fumo di tabacco, se pur abnorme, è quello maggiormente arginabile tramite interventi sanitari strutturati e integrati. Smettere di fumare da vantaggi immediati a vari organi come cuore e polmoni e chi smette prima dei 35 anni, secondo l’American Cancer Society, annulla del 90% le conseguenze negative sopra descritte. Per questo invito tutti a recarsi nei nostri centri dove sono presenti professionisti formati e motivati. Smettere di fumare è possibile, e se la sola forza di volontà non basta, si possono seguire i percorsi di disassuefazione al fumo organizzati dalla Asl”.

Secondo una stima del maggio 2022 dell’Istituto superiore di sanità, quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) fuma tabacco. Dal 2019 c’è stato un incremento del 2,2%, e nell’ultimo anno si sta assistendo a un incremento nella percentuale dei fumatori in entrambi i sessi.

“In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% nel 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre le considera erroneamente meno dannose di quelle tradizionali – prosegue -. Infatti nell’aerosol generato dai prodotti a tabacco riscaldato, è stato rilevato un contenuto di nicotina simile alla sigaretta tradizionale e diverse sostanze dannose, come composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici e monossido di carbonio, sebbene in quantità inferiore. L‘Istituto superiore di sanità, nella sua valutazione del dossier su Iqos (il primo prodotto a tabacco riscaldato lanciato sul mercato italiano) conclude che, a parità di uso e sulla base dei dati presenti, non ha trovato prove di una riduzione del rischio delle sigarette a tabacco riscaldato rispetto alla sigaretta tradizionale”.