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Dalla Regione 180 milioni per la non autosufficienza

11 aprile 2023 | 15:38
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Dalla Regione 180 milioni per la non autosufficienza

Tra le novità anche l’assunzione di 63 assistenti sociali

In tre anni 180 milioni per accompagnare e sostenere il percorso di persone anziane e con disabilità e i percorsi di vita indipendente. È quanto previsto dal Piano regionale per la non autosufficienza 2022-2024 approvato dalla Giunta e illustrato oggi, che prevede un forte coinvolgimento delle 28 zone distretto  per favorire la massima capillarità e la rispondenza alle esigenze di tutti i territori. Tra le novità anche l’assunzione di 63 figure di assistenti sociali per i servizi di presa in carico della persona, ad ogni ambito saranno garantite le risorse per due figure a tempo indeterminato.

“Il piano rappresenta uno strumento concreto e capillare per la presa in cura delle persone più fragili e per migliorarne la qualità di vita – sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani – È uno strumento che integra gli aspetti sociali e quelli sanitari  per garantire risposte più complete e che coinvolge tutti i territori, per essere il più possibile vicino ai destinatari”.

Gli interventi si basano sul perseguimento dei Leps (Livelli essenziali delle prestazioni sociali) previsti, per la prima volta, dal piano nazionale ovvero l’insieme di interventi,  servizi, attività e prestazioni tali da garantire ai cittadini, specie a quelli più fragili, qualità di vita, pari opportunità e riduzione delle condizioni di svantaggio e vulnerabilità. In molti casi questi interventi saranno confermati, in altri si va oltre con un rafforzamento, come per il servizio Pronto badante, attivo in Toscana dal 2016 o per le cosiddette “azioni di adattamento domestico”.

Confermato anche per il prossimo triennio il progetto “In Aut”,  Indipendenza e Autonomia, nato con l’obiettivo di sostenere progetti integrati e personalizzati, che consentano alle persone con disabilità, prioritariamente di giovane età, di condurre una vita autonoma, attraverso misure in grado di favorire la crescita della persona e il miglioramento della propria autonomia, nell’ambito di percorsi di formazione, anche universitaria, lavoro, auto-imprenditorialità, supporto alla genitorialità, e in generale alle attività di vita quotidiana. Nell’ultimo triennio quasi mille persone hanno beneficiato di questo bando, di cui oltre l’80% tra i 18 e i 44 anni.

Sono tre i capisaldi del piano: migliorare la qualità, quantità e appropriatezza delle risposte assistenziali a favore delle persone non autosufficienti, con disabilità e anziane; promuovere un sistema fondato sulla prevenzione della non autosufficienza e della fragilità; favorire percorsi che realizzino la vita indipendente e la domiciliarità, la piena inclusione sociale e lo sviluppo delle autonomie” – commenta l’assessora alle Politiche sociali Serena Spinelli, mentre Simone Gheri, presidente di Anci Toscana sottolinea il contributo dei Comuni “perché i servizi possano essere sempre più efficienti ed integrati sul territorio: è un sistema complesso, ma solo così possiamo rispondere collettivamente ad un bisogno tanto importante ed urgente”.