Positivo all’Hiv, revocata l’invalidità civile al 50 per cento: “È incostituzionale”

Il racconto di un paziente seguito dalla Asl di Siena e da qualche tempo residente in Garfagnana
Invalidità al 50 per cento, per aver contratto il virus dell’Hiv, revocata. Una decisione che un 31enne ora residente in provincia di Lucca, precisamente in Garfagnana, non esita a definire ‘incostituzionale’.
A raccontare la vicenda è proprio lo stesso paziente, che fa un appello al ripristino dell’assistenzialità per la sua condizione di malato cronico, immunodepresso e con necessità di continue cure e neanch considerato fra le categorie protette nella ricerca di lavoro. “Risiedevo – dice – in provincia di Siena. Ho iniziato lì, con quella Asl, il mio percorso di cura ed assistenza e mi era stata riconosciuta una invalidità al 50 per cento. Dopo qualche tempo, però, la stessa invalidità civile mi è stata revocata: come dire che sono guarito del tutto, cosa che non è possibile per chi ha contratto l’Hiv, e che non ho più bisogno di alcuna assistenzialità. Mi chiedo se questo è legittimo e mi appello alla Asl affinché mi venga nuovamente riconosciuta l’invalidità”.