San Romano cerca case per accogliere i profughi ucraini in fuga dalla guerra

19 marzo 2022 | 11:41
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San Romano cerca case per accogliere i profughi ucraini in fuga dalla guerra

L’appello dell’amministrazione è rivolto “a tutti coloro dispongano di abitazioni da affittare e mettere a disposizione”

Immobili disponibili per accogliere le famiglie ucraine. A chiedere la disponibilità ai privati è l’amministrazione di San Romano in Garfagnana, che si mobilita per accogliere le persone in fuga dalla guerra.

“La terribile guerra di aggressione che la Russia sta esercitando contro il popolo ucraino ha innescato un’emergenza umanitaria all’interno del continente europeo di dimensioni inimmaginabili dopo la seconda guerra mondiale – le parole dell’amministrazione comunale -. In questi giorni terribili la speranza della cessazione immediata del conflitto si accompagna alla necessità di dare aiuto e sostegno ai milioni di profughi in uscita dal Paese martoriato. Ogni Comune italiano sta organizzando, in accordo con Regioni e Governo, forme di accoglienza dedicate alle persone in fuga dai bombardamenti”.

“Nel nostro territorio proveremo a reperire abitazioni dedicate all’accoglienza, aiuti per il sostegno e la collaborazione delle associazioni di volontariato e del terzo settore per costruire solidarietà concreta – prosegue la nota -. L’accoglienza dovrà rispondere principalmente alle esigenze di sicurezza e funzionalità riservate ad una popolazione in fuga dall’Ucraina costituita prevalentemente da donne e bambini. Riuscire ad ospitare nelle nostre comunità, per un periodo non ancora determinabile, nuclei familiari spezzati e bambini non accompagnati richiederà il massimo impegno e grandissima cura. L’appello a tutti coloro dispongano di abitazioni da affittare e mettere a disposizione per le esigenze di accoglienza è di segnalare all’amministrazione la loro disponibilità. L’amministrazione comunale sarà garante dei passaggi necessari alla gestione delle abitazioni nei confronti del ministero dell’interno e si adopererà per l’integrazione dei bambini nelle scuole di ogni ordine e grado”.

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