In provincia di Lucca calano le opportunità di lavoro: le assunzioni diminuiscono del 9%

24 ottobre 2024 | 12:01
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In provincia di Lucca calano le opportunità di lavoro: le assunzioni diminuiscono del 9%

I dati del quarto trimestre 2024: battuta d’arresto per l’edilizia e per il manifatturiero. I servizi mostrano segni di resilienza in vista delle festività

Nonostante le richieste di lavoro rimangano elevate, le province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa evidenziano una flessione delle assunzioni, con quasi 18mila posti richiesti tra ottobre e dicembre 2024. Di questi, 7.000 sono previsti solo nel mese di ottobre. Tuttavia, questa cifra rappresenta una diminuzione del 5% rispetto all’anno precedente nel trimestre e del 3% per ottobre, contrariamente ai dati nazionali che mostrano una crescita del 4,5% nel trimestre e del 3,7% in ottobre.

La domanda di lavoro in tutte le province cala nel manifatturiero e nell’edilizia, probabilmente a causa della crisi dell’industria e dell’esaurirsi dei benefici fiscali nel settore edilizio, cui si aggiunge un confronto sfavorevole rispetto al 2023, anno in cui si prevedeva la conclusione dei lavori legati al superbonus. Il settore dei servizi mostra invece segni di resilienza, in particolare il turismo e il commercio, grazie all’approssimarsi delle vendite natalizie, che potrebbero risultare migliori rispetto al 2023. Il quadro si completa con l’ormai strutturale difficoltà di reperimento della manodopera che ha interessato più di una assunzione ogni due, un dato anche in questo caso superiore a quello nazionale. Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati rilevati per il periodo ottobre-dicembre 2024 su un campione di oltre 2.500 imprese con dipendenti delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa dal sistema informativo Excelsior, indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto studi e ricerche – Isr.

“Le previsioni sulla domanda di lavoro per l’ultimo trimestre dell’anno – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – indicano una fase di cautela, legata in parte alla conclusione del ciclo positivo delle costruzioni e alle persistenti difficoltà che il settore industriale continua ad affrontare. Nonostante il numero crescente di imprese che intendono assumere, la contrazione complessiva delle assunzioni rappresenta un segnale d’allerta. È cruciale affrontare il problema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, un fenomeno che condiziona negativamente i nostri territori. Dobbiamo concentrarci non solo sulla promozione di percorsi formativi che rispondano alle esigenze delle imprese, affinché i candidati possano acquisire le competenze richieste, ma anche sulla maggiore consapevolezza da parte dei giovani nella scelta dei percorsi di studio. Solo attraverso un impegno corale possiamo favorire un mercato del lavoro più dinamico e inclusivo, in grado di sostenere la crescita e lo sviluppo delle nostre comunità.”

Nel trimestre ottobre-dicembre 2024, il 18% delle imprese della provincia di Lucca prevede di effettuare nuove assunzioni (era il 17% un anno fa). Tuttavia, il numero complessivo di assunzioni programmate registra una decisa contrazione (-9%, corrispondente a -660 unità) rispetto al trimestre finale del 2023, arrivando a poco più di 7.000 ingressi. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro risulta elevato (50%), sebbene in diminuzione di quattro punti rispetto al 2023. Tra le assunzioni programmate, il 30% interessa candidati con un livello di istruzione secondaria, mentre il 36% è indirizzato a personale con qualifica di formazione o diploma professionale. La domanda di laureati si attesta al 9%, mentre nel 24% dei casi le imprese cercano candidati con la sola scuola dell’obbligo. Nel periodo ottobre-dicembre 2024, la domanda di lavoro cala nell’Industria (-17%) e nei Servizi (-2%). L’Industria risente del forte calo nelle costruzioni (-33%) e di un -10% nel manifatturiero e public utilities. Nei Servizi, si registra una flessione nel commercio e nei servizi alle imprese, mentre crescono il turismo (+3%) e i servizi alle persone (+5%).

Il focus sulla provincia di Lucca

Nel trimestre ottobre-dicembre 2024, il 18% delle imprese lucchesi con dipendenti prevede di effettuare nuove assunzioni, in leggero aumento rispetto al 17% dello stesso periodo del 2023. Tuttavia, il numero complessivo di assunzioni programmate registra una contrazione del 9% rispetto all’anno precedente, con una diminuzione di circa 660 unità per arrivare a poco più di 7 mila ingressi. Questo calo evidenzia una riduzione delle opportunità lavorative, nonostante una percentuale leggermente maggiore di imprese si mostri propensa ad assumere. Tale contraddizione suggerisce che, sebbene più aziende siano aperte a nuove assunzioni, esse tendono a farlo in modo più contenuto rispetto al passato, riflettendo una certa prudenza nell’espansione del personale. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro risulta ancora elevato nella previsione trimestrale, con difficoltà di reperimento dichiarate per il 50% delle assunzioni previste, seppur in diminuzione di quattro punti rispetto al 2023: il ridotto numero di candidati (33%) e l’inadeguatezza della preparazione (13%) restano le cause più indicate dalle imprese. L’aver maturato una precedente esperienza nel settore si conferma uno dei requisiti maggiormente richiesti dalle imprese (nel 43% dei casi) seguono l’esperienza generica (23%) e quella specifica nella professione (19%).

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I titoli di studio richiesti
Le assunzioni programmate dalle imprese lucchesi per il trimestre ottobre-dicembre 2024 riflettono una domanda diversificata di titoli di studio. Il 30% delle posizioni è destinato a candidati con un diploma di istruzione secondaria, mentre il 36% è rivolto a persone in possesso di una qualifica professionale o di un diploma di formazione. La domanda di laureati si attesta al 9%, mentre il 24% delle imprese richiede candidati con la sola scuola dell’obbligo. Esaminando più da vicino i titoli di studio universitari, emerge che l’indirizzo economico è il più richiesto, con una previsione di 190 laureati in ingresso. A seguire, l’indirizzo insegnamento e formazione prevede 90 entrate, mentre ingegneria industriale si posiziona al terzo posto con 70 ingressi previsti nel trimestre. Tra i titoli di studio superiori, l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing domina nettamente, con 540 assunzioni programmate. Subito dopo, si collocano il settore turismo, enogastronomia e ospitalità con 380 ingressi, meccanica, meccatronica ed energia con 240, e infine elettronica ed elettrotecnica, con 190 ingressi. Per quanto riguarda le qualifiche professionali, l’indirizzo meccanico è il più richiesto, con 410 assunzioni previste, seguito dalla ristorazione con 430 ingressi, sistemi e servizi logistici con 260, e servizi di vendita con 250.

Entrate per fascia di età
Il 70% degli ingressi previsti nel trimestre ottobre-dicembre in provincia di Lucca riguarda lavoratori di età inferiore ai 45 anni, con un picco per quelli nella fascia di età 30-44 anni (38%), mentre la quota destinata ai più giovani (fino a 29 anni) si ferma al 32%. Il 7% delle assunzioni è rivolto a lavoratori con 45-54 anni, mentre per quasi un ingresso su cinque l’età non costituisce un fattore rilevante.

La domanda di lavoro nei settori economici
La flessione della domanda di lavoro nel quarto trimestre 2024 è frutto di una diminuzione sia nell’Industria (-17%) che nei Servizi (-2%) corrispondente, rispettivamente a 550 e 100 ingressi in meno. Nel complesso, l’Industria richiede 2.660 lavoratori, mentre nei Servizi ne servono 4.360. All’interno dell’Industria, la domanda delle costruzioni cala di un terzo arrivando a 680 unità, mentre il manifatturiero e le pubblic utilities registrano una diminuzione del 10%, assestandosi a 1.970 entrate. Nei Servizi, la domanda di lavoro mostra segni negativi sia nel commercio, che cerca 1.080 addetti con una riduzione del 4%, sia nei servizi alle imprese, la cui richiesta scende a 1.090 unità (-11%). Unici comparti lucchesi in crescita sono il turismo (1.420 entrate previste, +3%), e i servizi alle persone (780 assunzioni in programma, pari ad un incremento del 5%).

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Le professioni più richieste
Nel periodo ottobre-dicembre 2024, tra le professioni impiegatizie e commerciali, la domanda più consistente si registra per le attività di ristorazione (1.100), seguita dagli addetti alle vendite (760) e quelli alla segreteria (250). Tra la categoria degli operai specializzati e conduttori, si segnala una richiesta di 280 addetti per la costruzione e il mantenimento di strutture edili. Seguono, con 250 ingressi, sia gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni sia i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili. Per quanto riguarda i tecnici ad elevata specializzazione e i dirigenti, sono richiesti 120 tecnici dei rapporti con i mercati e 110 tecnici della salute. Inoltre, si cercano 90 tecnici in campo ingegneristico e 80 tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi. Tra le professioni non qualificate, emerge una significativa richiesta di personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (550 unità) e non qualificato nei servizi di pulizia (430 unità). Considerando le cinque figure professionali più richieste in provincia di Lucca al primo posto troviamo i commessi di negozio (320 unità) seguiti dagli addetti ai servizi di pulizia (310 unità), dai banconieri di bar (310), dai magazzinieri addetti alle movimentazioni delle merci (300 unità) e dai camerieri di sala (280 unità).

La previsione nel mesi di ottobre 2024 
Anche nel mese di ottobre 2024, la domanda di lavoro delle imprese lucchesi con dipendenti mostra una flessione, con una riduzione del 5% rispetto allo stesso mese del 2023, pari a 140 unità in meno, per un totale di 2.740 assunzioni previste. Entrambi i principali comparti economici sono interessati da questo calo: l’Industria prevede una diminuzione del 9%, corrispondente a 110 unità in meno, mentre i Servizi registrano una contrazione più contenuta del 2%, con 30 assunzioni in meno. Nonostante una leggera attenuazione, il divario tra domanda e offerta di lavoro (mismatch) resta significativo, con il 50% delle imprese che segnala difficoltà nel reperire le figure professionali richieste, in miglioramento rispetto al 58% registrato nell’ottobre 2023. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, un quarto delle assunzioni previste (24%) sarà stabile, suddiviso tra contratti a tempo indeterminato (18%) e apprendistato (6%). Tuttavia, la maggior parte delle assunzioni (76%) avverrà con contratti a termine, tra cui contratti a tempo determinato (54%) e altre forme di contratto a durata predefinita.